I colloqui svolti a Bruxelles si sono focalizzati sull’attuale contesto geopolitico, in particolare sul conflitto in Medio Oriente e sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. La Svizzera si impegna attivamente in queste due regioni, dove collabora da vicino con l’UE. All’ordine del giorno vi erano anche l’integrazione europea dei Balcani occidentali e il conflitto tra l’Armenia e l’Azerbaigian, che si contendono il territorio del Nagorno-Karabakh.
Le consultazioni avevano inoltre per oggetto la stretta collaborazione tra la Svizzera e l’UE nel quadro del mandato della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, che durerà sino alla fine del 2024. A questo proposito, Alexandre Fasel e Stefano Sannino hanno ribadito il ruolo delle organizzazioni multilaterali nella ricerca di soluzioni diplomatiche volte a mantenere e promuovere la stabilità internazionale.
Rafforzamento delle consultazioni in materia di politica di sicurezza e di difesa in un quadro strutturato
In un contesto internazionale segnato contemporaneamente da diversi conflitti, così come dalla necessità di potenziare la cooperazione tra partner che condividono gli stessi valori, la Svizzera e l’UE hanno deciso di rafforzare il loro dialogo nel campo della politica di sicurezza e di difesa. Le parti hanno concluso questa intesa oggi a Bruxelles.
Le consultazioni semestrali si svolgeranno per la prima volta il 27 novembre 2023 nel nuovo formato e consentiranno un dialogo politico regolare su tutti gli ambiti della cooperazione in materia di sicurezza tra la Svizzera e l’UE, oltre a garantire un monitoraggio coerente dei vari dossier.
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