Il Consiglio federale stabilisce i prossimi passi in vista di un mandato negoziale

Comunicato stampa, 29.03.2023

Nella sua seduta speciale odierna il Consiglio federale ha conferito il mandato di definire gli elementi chiave di un mandato negoziale con l’Unione europea (UE). Allo stesso tempo, sarà necessario chiarire più precisamente il terreno comune con l’UE nell’ottica di avviare i negoziati. L’Esecutivo farà inoltre elaborare misure interne per garantire la protezione dei salari.

I corridoi di Palazzo federale.
Il Consiglio federale spiana la strada a un mandato negoziale con l'UE © DFAE

Oggi il Consiglio federale ha preso atto dello stato dei colloqui con l’UE e con le parti interessate in Svizzera, e ha svolto una valutazione approfondita a livello di politica interna ed estera. L’Esecutivo constata una dinamica positiva nei colloqui tra la Svizzera e l’UE sul piano tecnico, diplomatico e politico. Occorre ora individuare soluzioni per le ultime questioni ancora aperte in modo da stabilire una base comune per preparare un mandato negoziale.

Concretizzazione di una base comune nell’ambito della politica estera

Finora si sono svolti otto colloqui esplorativi e 19 colloqui tecnici tra la delegazione svizzera e quella dell’UE. Durante questi incontri è stato possibile giungere a una comprensione approfondita delle posizioni delle due parti e delle possibili soluzioni nei singoli dossier.

L’approccio «a pacchetto» proposto dal Consiglio federale continua a fungere da base per le discussioni. Anziché disciplinare le questioni istituzionali (p. es. sul recepimento del diritto, sulla vigilanza e sulla composizione delle controversie) in un singolo accordo di carattere orizzontale, questo approccio prevede l’elaborazione di un pacchetto contenente una serie di nuovi accordi concreti (p. es. nei settori dell’energia, della sicurezza alimentare e della sanità). Gli accordi di accesso al mercato interno, sia quelli già in vigore che i nuovi, devono prevedere anche soluzioni alle questioni istituzionali che si pongono nel loro specifico settore. Questo approccio consente di equilibrare ampiamente gli interessi e aumenta le prospettive di riuscita di un eventuale futuro negoziato.

Una maggiore accettazione a livello di politica interna

Nella riunione odierna, il Consiglio federale ha accolto favorevolmente la posizione unanime rispetto alla politica europea espressa dai Cantoni lo scorso 24 marzo. Il dialogo con i Cantoni ha permesso di mettere a punto soluzioni sia per le questioni inerenti all’immigrazione sia per gli aiuti di Stato, grazie alle quali è stato possibile giungere a un’intesa comune con l’UE che sarà ulteriormente approfondita insieme alla delegazione europea.

Per quanto riguarda la protezione dei salari, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), in stretta collaborazione con i Cantoni e le parti sociali, di elaborare proposte adeguate per garantire l’attuale livello di protezione sul mercato del lavoro interno tramite misure complementari. Il Consiglio federale ha inoltre incaricato i Dipartimenti competenti di chiarire le questioni in sospeso relative all’energia elettrica, ai trasporti terrestri e alla sanità.

Elementi chiave di un mandato negoziale

Tenuto conto del clima positivo generale nelle relazioni tra la Svizzera e l’UE, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di definire entro fine giugno i punti chiave di un mandato negoziale insieme al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e al DEFR. Allo stesso tempo, la segretaria di Stato Livia Leu è stata incaricata di finalizzare il terreno comune con l’UE durante i colloqui in corso in vista di futuri negoziati. Il prossimo colloquio esplorativo è previsto per il 20 aprile a Bruxelles. I colloqui tecnici con l’UE continuano a svolgersi su base settimanale.


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