Nel 2023 il numero di persone in fuga nel mondo ha raggiunto i massimi storici, ovvero 110 milioni di persone, di cui 62 milioni di sfollati interni. I motivi che inducono alla fuga o alla migrazione sono molteplici, sono fattori importanti i conflitti armati come la guerra in Ucraina, il conflitto in Sudan e altri focolai di crisi in diverse regioni del mondo.
Insieme a un deterioramento delle condizioni economiche, della situazione umanitaria e dei diritti umani in diversi Paesi, questi fattori hanno determinato un aumento dell'afflusso di profughi e della migrazione irregolare anche verso l'Europa. Nel 2023 in Svizzera sono state presentate più di 30 000 domande d’asilo, il numero più elevato dal 2015. Inoltre, nell’anno in rassegna più di 18 000 persone provenienti dall’Ucraina hanno ottenuto protezione in Svizzera. Alla luce di quanto precede, il 1° aprile 2023 sono state temporaneamente sospese le ammissioni nel quadro del programma di reinsediamento.
Passi avanti nella collaborazione europea
Quale Stato associato a Schengen e a Dublino, nel 2023 la Svizzera ha partecipato alla riforma del sistema europeo in materia di migrazione e asilo. Ha contribuito in maniera attiva e costruttiva al raggiungimento di un accordo sulla riforma della politica europea in materia di migrazione e asilo, che è stata adottata dall’UE il 14 maggio 2024. Inoltre, in collaborazione con Frontex, si è adoperata per uniformare la gestione delle frontiere a livello europeo e garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei migranti.
Mediante progetti mirati, la Svizzera ha sostenuto Paesi situati alle frontiere esterne dell’UE e particolarmente oberati e Paesi limitrofi dell’Ucraina. I piani d'azione convenuti nel 2022 con Austria e Germania per arginare la migrazione secondaria, nel 2023 sono stati seguiti da un piano d'azione analogo con la Francia.
Altre regioni prioritarie
Nel 2023 è stata rafforzata la collaborazione con importanti Paesi partner al di fuori dello spazio Schengen, tra le altre cose mediante incontri bilaterali con Algeria, Iraq, Turchia, Tunisia, Gambia, Costa d’Avorio, Georgia, Macedonia del Nord e Sri Lanka. Un significativo progresso è stato l’avvio del primo dialogo ufficiale in ambito migratorio con il Marocco.
Mediante il suo aiuto umanitario, la cooperazione allo sviluppo, la promozione della pace e la tutela dei diritti umani, la Svizzera si adopera per migliorare a lungo termine le condizioni di vita negli Stati di origine, transito e accoglienza, creare alternative alla migrazione irregolare e non sicura nonché proteggere le persone lungo le rotte migratorie e di fuga, in particolare nei Balcani occidentali, in Medio oriente, nell’Africa settentrionale, nell’Africa sub-sahariana come pure nell’Asia centrale, meridionale e sudorientale.
L’approccio globale della Svizzera, che consiste nel rafforzare le capacità della società civile e delle autorità con cui collabora, nel reagire a esigenze specifiche mediante progetti e nel migliorare la cooperazione nel settore del ritorno, si è dimostrato valido anche nel 2023.
Soluzioni multilaterali
La Svizzera ha curato un dialogo orientato alle soluzioni tra i Paesi di origine, transito e destinazione anche in seno a organismi multilaterali e processi regionali. Particolarmente importante è stato il Forum globale sui rifugiati organizzato a Ginevra dalla Svizzera e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. In tale occasione si sono riuniti rappresentanti di alto livello di 168 Stati e governi regionali, numerosi profughi, esponenti della società civile e del settore privato. Oltre a uno scambio di esperienze, il Forum ha consentito di avviare nuovi progetti congiunti per l’attuazione del Patto Globale sui rifugiati. La Svizzera ha contribuito nell’ambito di un approccio sociale globale e ha potenziato il proprio impegno a tutela dei rifugiati all’interno del Paese e nel mondo. Le iniziative specifiche della Svizzera hanno riguardato l’accesso all’istruzione, la lotta alla tratta di esseri umani, la protezione dalla violenza basata sul genere così come soluzioni sostenibili per i profughi.
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