I convogli svizzeri diretti nell’Ucraina dell’Est hanno raggiunto le loro prime destinazioni


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Comunicato stampa, 06.06.2018

L’ottavo trasporto svizzero di beni di prima necessità ha raggiunto la zona orientale dell’Ucraina. È composto da sei convogli distinti, tre dei quali diretti oltre la linea di contatto nella regione non controllata dal Governo di Kiev. I beni considerati prioritari sono prodotti chimici per la potabilizzazione dell’acqua e apparecchiature mediche, tra cui strumenti per la lotta contro la tubercolosi nell’area di Luhansk dove si è registrato il maggior aumento di casi in Europa.

L’ottavo trasporto svizzero di beni di prima necessità ha raggiunto la zona orientale dell’Ucraina.
L’Aiuto umanitario può accedere alla zona di Luhansk solo dall’autunno del 2017. © DFAE

Nei mesi di febbraio e marzo del 2018 una missione di accertamento dell’Aiuto umanitario della DSC ha constatato che nell’Ucraina orientale, nelle regioni di Donetsk e Luhansk, continua a sussistere un’emergenza per quanto riguarda la fornitura di acqua potabile e le cure mediche. L’Aiuto umanitario può accedere alla zona di Luhansk solo dall’autunno del 2017. Poiché nel distretto (Oblast) di Luhansk si registra l’aumento più elevato di casi di tubercolosi in tutta Europa, il miglioramento delle capacità diagnostiche delle cliniche locali è diventata una delle priorità  dell’intervento umanitario in corso.

Il principio su cui si basa l’invio di aiuti da parte della Svizzera è quello di garantire un sostegno imparziale alla popolazione che vive da entrambi i lati della linea di contatto. Tre dei sei convogli dell’ottavo trasporto organizzato dal 2015 a oggi sono dunque stati destinati alla zona controllata dal Governo (GCA) e tre a quella non controllata da Kiev (NGCA), ossia alle regioni di Donetsk e Luhansk. I primi tre hanno raggiunto le loro destinazioni alcuni giorni fa, consegnando diverse centinaia di tonnellate di prodotti per il trattamento dell’acqua e apparecchiature mediche per cinque ospedali.

Oggi il primo dei convogli diretti nella zona NGCA ha raggiunto Donetsk. Composto da 15 camion e dai veicoli di scorta trasportava solfato di alluminio per le centrali idriche del Donbass (Vodadonbasa). Il secondo e il terzo convoglio partiranno nei prossimi giorni. In totale, i 24 camion accompagnati da veicoli di scorta consegneranno prodotti chimici per la potabilizzazione dell’acqua, apparecchi per la produzione di cloro (WATA) e materiale destinato a 17 ospedali (16 nel distretto di Donetsk e 1 a Luhansk). In stretta collaborazione con l’ONU la squadra svizzera consegnerà alla clinica specializzata nella cura della tubercolosi di Luhansk il materiale necessario per effettuare una rapida diagnosi. In questo modo dovrebbe migliorare nettamente il trattamento di questa malattia che ha assunto dimensioni epidemiche nella regione.

Complessivamente l’ottavo trasporto di beni di prima necessità destinati all’Ucraina orientale consegnerà materiale medico, 1600 tonnellate di prodotti chimici per la potabilizzazione dell’acqua, 28 apparecchi WATA e sei impianti di grandi dimensioni per la produzione di cloro per un valore di 2,1 milioni di franchi.

Oltre agli interventi dell’Aiuto umanitario, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) è presente in Ucraina anche con progetti della cooperazione allo sviluppo. La Svizzera concentra i propri sforzi, in collaborazione con partner ucraini e internazionali, su quattro ambiti: assistenza sanitaria, buongoverno e promozione della pace, efficienza energetica, sviluppo urbano ed economico sostenibili.


Informazioni supplementari:

Filmato sulla missione in Ucraina
Impegno della Svizzera in Ucraina
Convogli umanitari svizzeri in Ucraina


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