Hay el Gharbé si trova a qualche chilometro dall’animato centro di Beirut. Qui piccole costruzioni di fortuna si ammassano le une sulle altre. Le strade sono polverose e coperte da una fitta rete di cavi elettrici. In questo quartiere sfavorito e in quelli vicini, come nel campo palestinese di Chatila, coabitano Libanesi, profughi siriani e palestinesi e altre persone migranti in cerca di lavoro.
Libano: istruzione e sanità in un quartiere in cui coabitano libanesi, siriani e palestinesi

Gli abitanti del quartiere di Hay el Gharbé nella zona sud di Beirut vivono in situazioni molto precarie. Dal 2012 nella zona sono arrivati anche molti profughi siriani. La DSC sostiene Tahaddi, una ONG libanese, il cui lavoro fa veramente la differenza per le persone che risiedono in questa periferia della città. Il suo centro educativo per esempio ha permesso a molte bambine e molti bambini di riprendere la scuola e di uscire dalla miseria.
Paese/Regione | Tema | Periodo | Budget |
---|---|---|---|
Libano |
Istruzione Sanità
Primary education
Assistenza sanitaria primaria Servizi medici |
01.08.2016
- 31.12.2021 |
CHF 1’270’000
|
- Over 750 children and youth have access to an academic education program
- Over 30 children take part in Early Interventions Programs
- Over 1O youth per year benefit from career guidance, attend vocational training, and are supported by a social worker throughout their training and beyond
- Over 150 children benefit from a program which fosters self-confidence, protection awareness and social skills
- Over the three-year project, min. 2'300 at- risk patients will have access to multi-disciplinary primary care services
- 500 families have access to psycho- social activities in the form of social services, counselling and group support
- TEC, THC staff and 2 additional recruited staff will be better trained for better management of Tahaddi
- Settore privato straniero Sud/Est
-
Settore in base alle categorie del Comitato di Aiuto allo sviluppo (DAC) dell'OCSE ISTRUZIONE
SALUTE
SALUTE
Sotto-Settore in base alle categorie del Comitato di Aiuto allo sviluppo (DAC) dell'OCSE Istruzione primaria
Infrastruttura per i servizi sanitari di base
Servizi medici
Temi trasversali Prevenzione delle crisi
Diritti dell'uomo
Il progetto sostiene in via prioritaria miglioramenti nell'organizzazione partner
Tipo di aiuto Contributo al progetto e al programma
Numero del progetto 7F08099
Contesto |
With the Syria crisis entering its 51 year, the situation in Lebanon in h general has become more and more critical. Rents are high, jobs are scarce and the tensions between Lebanese and Syrians are becoming more palpable. Through steady additional administrative requirements since 2014 and the closure of the borders in early 2015, the level of protection for Syrian refugees (and in consequence also other refugees) is shrinking. In terms of education and health, there are barriers to enrolment for children (tuition, transportation costs, language, discrimination) as well as a general lack of adequate access and provision of health services. In marginalized areas such as shantytowns , the access for all inhabitants to basic services is even more difficult. The shantytown of Hay Al-Gharbeh and Sabra Al Horch are marked by overcrowding , inadequate makeshift housing, poor hygiene, limited work opportunities and frequent social unrest and violence. Illiteracy and unemployment rates are very high. The common income generation schemes are mainly day to day manual labour and begging including forms of child labour. Residents are mostly marginalized people such as Internally Displaced Persons (IDPs), Dom (ethnic minority group, gypsy tribe), foreign manual labourers, undocumented persons, persons from mixed ethnic backgrounds and refugees such as Syrians, Palestinians and other refugees. Government safety nets do not cover this neighbourhood, not even basic public health measures such as vaccinations. The Lebanese Government (Gal) do not invest in infrastructural areas which are not legal. However the work of Tahaddi is tolerated by the Gal. |
Obiettivi |
Improved access to education, health and psycho-social services in economically disadvantaged neighbourhoods of Beirut. |
Gruppi target |
Direct beneficiaries: 750 children (53% girls, 47% boys) at the Tahaddi Education Centre (TEC) and min. 2'300 new patients as well as registered and active patients at the Tahaddi Health Centre (THC); Tahaddi (organisational development) Indirect beneficiaries: Some 10,000 inhabitants of Hay Al-Gharbeh and Sabra Al Horch, including women, children, disabled and elderly |
Effetti a medio termine |
Outcome 1: Improved access to education for out of school, at-risk children and youth. Education programs may include informal and formal education as well as vocational training. Outcome 2: Improved wellbeing for families through access to effective medical and psycho-social support services. Outcome 3: Improved management of the organization through developing efficient procedures, HR policies and strategic organizational plans. |
Risultati |
Risultati principali attesi: Risultati fasi precedenti: SDC supported Tahaddi in 2010 under a small grants scheme and from 2012-2015 under phase 1 of this project. Resulting from these previous engagements, 1,733 families and 153 at-risk families improved their access to primary health care and psycho-social assistance. 600 vulnerable families received preventive and primary health services and 208 boys and 143 girls improved their access to education. |
Direzione/Ufficio responsabile |
DSC |
Credito |
Aiuto umanitario |
Partner del progetto |
Partner contrattuale ONG internazionale o straniera Economia privata Altri partner Government of Monaco, Friends of Tahaddi, Syrian Refugee Assistance, Syrian Medical aid |
Coordinamento con altri progetti e attori |
The proposed project builds on previous experience with Tahaddi and complements Switzerland's support to Palestine and Syrian refugees as well as other vulnerable people. Where geographically feasible, coordination is sought with other partners working in adjacent areas, although none of them are working in the two shantytowns. Synergies exist with TdH Lausanne, which trained Tahaddi in Case Management and conducted a study on the Dom community, which contributed to the development of the current project. SDC and Tahaddi work closely with the Ministry of Education and Higher Education (MEHE) via the School Rehabilitation- project for better conditions for education at schools. |
Budget | Fase in corso Budget Svizzera CHF 1’270’000 Budget svizzero attualmente già speso CHF 1’211’439 Progetto totale dalla prima fase Budget Svizzera CHF 357’610 Budget inclusi partner del progetto CHF 720’343 |
Fasi del progetto |
Fase 2 01.08.2016 - 31.12.2021 (Completed) |

È qui che Tahaddi svolge il suo lavoro. Dal 2008 questa ONG libanese aiuta migliaia di famiglie costrette ad affrontare molte difficoltà: precarietà, esclusione dal sistema scolastico, traumi, assenza di ambulatori e ospedali ecc. L’arrivo dei profughi siriani dal 2011 non ha fatto altro che aumentare il numero delle persone vulnerabili.
«All’inizio ci siamo occupati di curare le ferite dei bambini perché le madri disperate non avevano i mezzi per rivolgersi a un dispensario» spiega Catherine Mourtada, cofondatrice dell’ONG. «Ma abbiamo capito subito che le necessità erano molto maggiori. Per questo abbiamo deciso di aprire un centro medico-sociale e un centro educativo».
Un’oasi di pace in mezzo ai tuguri
Nel 2010 nasce dunque un vero e proprio centro educativo. Oggi, il centro scolastico di Tahaddi accoglie più di 350 allieve ed allievi in diversi programmi: quattro classi prescolari, 11 classi della scuola primaria e un centinaio di ragazze e ragazzi inseriti in un progetto di sostegno per lo svolgimento dei compiti scolastici. Queste bambine e questi bambini non scolarizzati o descolarizzati possono così seguire un corso di insegnamento conforme agli obiettivi dell’educazione nazionale. L’insegnamento è anche adeguato alle loro difficoltà sociali. I corsi comprendono arabo, inglese, matematica, scienze, storia, geografia e informatica. Anche la musica, le arti plastiche, il teatro e l’attività fisica fanno parte dei programmi scolastici. Quello di Tahaddi è un centro inclusivo e accoglie anche sette persone dalle esigenze speciali.
L’obiettivo è portare un soffio di normalità nella vita di questo quartiere. Il tetto della scuola viene usato come cortile di ricreazione ed è il solo spazio di gioco della zona.
Dal 2012 nel centro educativo di Tahaddi ci sono anche bambine e bambini siriani giunti nel Paese come profughi. Spesso sono profondamente traumatizzati da quello che hanno vissuto in Siria e sono incapaci di parlare normalmente. Basta il passaggio di un elicottero a gettarli nel panico. Come nel caso di altri minori in difficoltà sono seguiti da personale esperto in ortofonia, psicologia e scienze psicomotorie.
Un laboratorio di sartoria accoglie una decina di donne, tra cui alcune madri di allieve ed allievi. I vestiti che escono da questo laboratorio vengono venduti e il denaro raccolto va alle sarte. Queste misure fanno parte di un programma più ampio di Tahaddi che mira a coprire le esigenze socio-educative di queste famiglie e include l’alfabetizzazione e la formazione professionale degli adulti.
Servizi sanitari a portata di mano
Il centro medico-sociale di Tahaddi è un altro punto nevralgico del quartiere. Fondato nel 2008 garantisce oltre 600 visite gratuite al mese. Farmaci ed esami di laboratorio sono sovvenzionati o forniti a prezzi di costo. La maggior parte dei problemi trattati riguardano ferite legate allo svolgimento di lavori pesanti e pericolosi. Molti adulti del quartiere lavorano in settori professionali le cui condizioni sono particolarmente difficili. Anche bruciature, lesioni dovute a elettrocuzione, morsi di ratti e malattie respiratorie sono molto frequenti, e i casi di gastroenterite infantile sono numerosi. I virus si propagano facilmente in un ambiente in cui poche famiglie dispongono di un frigorifero e di acqua corrente.
Per il dottor Dany Daham le condizioni insalubri del quartiere e lo stress permanente nel quale vivono i suoi abitanti sono vere e proprie sfide. Dal 2008 Dany Daham si reca tutti i giorni dal centro di Beirut a Hay el Gharbé per esercitarvi il proprio mestiere. «A volte devo curare casi di malattie polmonari gravi e raccomando ai pazienti di smettere di fumare, ma come fanno a liberarsi di questa dipendenza in un ambiente così duro? Anch’io sono un ex fumatore e so quanto è stato difficile rinunciare alle sigarette nonostante la mia situazione privilegiata».
Il centro medico-sociale è fondamentale per i profughi siriani che lì possono ricevere le cure necessarie senza dover mostrare documenti ufficiali. Dal 2015 il Libano non registra più i siriani che entrano sul suo territorio. La loro presenza è di fatto illegale e questa situazione complica il loro accesso ai servizi pubblici come quelli sanitari.
Il sostegno della DSC a Tahaddi è frutto della volontà della Svizzera di proteggere le persone particolarmente vulnerabili in Libano a prescindere dalla loro origine, la loro etnia o le loro opinioni politiche. Questo aiuto è essenziale in un Paese che accoglie oltre un milione e mezzo di profughi siriani e circa 174’000 profughi palestinesi.
Il sostegno della DSC a Tahaddi comprende anche un contributo del Principato del Lichtenstein. Il cofinanziamento è garantito da un partenariato tra i due Paesi in materia di aiuto umanitario.

Il lavoro di Tahaddi si basa sul grande impegno del suo personale. Alcune donne e uomini che collaborano con l’ONG provengono da Hay el Gharbé, come Nadia* (18 anni), per esempio, che ha studiato nel centro educativo di Tahaddi prima di cominciare a collaborare con l’organizzazione in qualità di assistente dell’educatrice delle classi prescolari. Qui racconta qual è stato il suo percorso.
* nome fittizio per rispettare l’anonimato della persona.