Comunicato stampa, 12.07.2019

Alla fine del suo viaggio attraverso l’area orientale del Mediterraneo, il consigliere federale Ignazio Cassis si è recato in Turchia. Durante un incontro ad Ankara ha discusso con il suo omologo turco Mevlüt Çavuşoğlu dell’irrisolta questione cipriota, dei diritti umani, degli sviluppi in Siria e delle loro conseguenze per la regione e l’Europa.

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis e il ministro degli esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu parlano ai media dopo i colloqui ad Ankara.
Il consigliere federale Ignazio Cassis incontra il suo omologo turco Mevlüt Çavuşoğlu. © Keystone

«Durante le mie visite e i miei incontri a Nicosia, Atene e ora qui ad Ankara ho potuto farmi un’idea diversificata della questione cipriota ancora aperta», ha dichiarato il consigliere federale Cassis. «La stabilità nell’area mediterranea non è importante solo per i Paesi interessati, ma anche per tutta l’Europa», ha sottolineato dopo i colloqui con il suo omologo turco. La Svizzera è pronta a contribuire con i suoi buoni uffici per trovare una soluzione alla questione cipriota – per esempio con ulteriori tornate di dialogo, a condizione che tutte le parti siano disposte a riprendere i negoziati, come ha detto anche al ministro degli esteri Çavuşoğlu.

Diritti umani

«Le relazioni con la Turchia sono solide», ha dichiarato il consigliere federale Cassis ad Ankara. Per questo non ha solo offerto i buoni uffici della Svizzera e discusso del rafforzamento delle relazioni bilaterali, ma ha anche potuto tematizzare questioni critiche. «Abbiamo avuto una discussione aperta sul rispetto delle libertà fondamentali, in particolare delle libertà di espressione, di riunione e di stampa», ha spiegato il capo del DFAE dopo l’incontro con Mevlüt Çavuşoğlu.

La Turchia è anche importante per la Svizzera per via della situazione geopolitica, del suo ruolo nella regione e dell’importanza economica. Il consigliere federale Cassis aveva già discusso con il ministro degli esteri Çavuşoğlu nel settembre 2018 a New York durante un incontro di lavoro. Tra la Svizzera e la Turchia hanno regolarmente luogo colloqui. Il capo del DFAE ha invitato il suo omologo turco a contraccambiare la visita in Svizzera.

Migrazione e relative sfide

Il consigliere federale Cassis ha espresso la sua preoccupazione riguardo al peggioramento della situazione umanitaria in seguito all’escalation militare a Idlib e ha ringraziato la Turchia per i suoi sforzi volti ad allentare la tensione e a promuovere la stabilizzazione in Siria. Ha inoltre riconosciuto le enormi sfide che la Turchia deve affrontare per soccorrere i circa quattro milioni di profughi.

Per far fronte alla crisi dei profughi, la Svizzera sostiene la Turchia con vari progetti. Per il periodo 2015-2019 la DSC ha erogato 7,4 milioni di franchi.

La Svizzera: un investitore importante

La Svizzera e la Turchia intrattengono relazioni diplomatiche dal 1928. Con la creazione di oltre 15 000 posti di lavoro, la Svizzera è uno degli investitori più importanti nel Paese. Circa 600 imprese svizzere sono presenti in Turchia. Il 19 giugno 2019 il Parlamento svizzero ha approvato l’accordo di libero scambio aggiornato tra l’Associazione europea di libero scambio (AELS) e la Turchia.


Informazioni supplementari:

Relazioni bilaterali Svizzera – Turchia


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Ultima modifica 19.07.2023

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