Comunicato stampa, 24.03.2017

Quale contributo dà la Svizzera per evitare un’intera generazione perduta a causa delle crisi umanitarie in corso? Che cosa fa per offrire una prospettiva per il futuro agli oltre 30 milioni di bambine e bambini attualmente in fuga in tutto il mondo? Queste sono le domande su cui è incentrata la Conferenza annuale dell’Aiuto umanitario e del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) che si tiene al Kursaal di Berna. All’insegna del motto «Una speranza per i bambini e i giovani nelle crisi umanitarie» il consigliere federale Didier Burkhalter e il direttore della DSC Manuel Sager parlano dell’impegno della Svizzera in questo campo.

Didier Burkhalter discute con Pierre Krähenbühl, segretario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi, alla Conferenza annuale dell’AU e del CSA.
Didier Burkhalter discute con Pierre Krähenbühl, segretario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi, alla Conferenza annuale dell’AU e del CSA. ©

La responsabilità umanitaria della Svizzera e la necessità di offrire un sostegno ai giovani che vivono in situazioni di conflitto sono le questioni centrali della conferenza in corso a Berna. Nel suo discorso il consigliere federale Didier Burkhalter ha illustrato le priorità della Svizzera e il suo impegno a favore di bambini e giovani: protezione, nuove prospettive e coinvolgimento attivo. «I giovani rappresentano un potenziale immenso per la pace e per lo sviluppo», ha sottolineato il consigliere federale Burkhalter, «e possono plasmare il nostro futuro». La DSC investirà ancora di più nella formazione sul posto, e nel campo dell’istruzione di base e della formazione professionale l’aiuto svizzero allo sviluppo beneficerà di un aumento del 50 per cento delle risorse, ha affermato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri.

Nel suo discorso Didier Burkhalter ha anche parlato della crisi siriana e si è detto molto lieto che sia stata avviata una quinta tornata di colloqui a Ginevra. Ha ringraziato l’inviato speciale dell’ONU Staffan de Mistura e il suo gruppo per il loro grande impegno e ha ribadito che la Svizzera continuerà a sostenere fattivamente questo processo. Burkhalter ha inoltre annunciato la partecipazione della Svizzera alla conferenza sulla Siria che si terrà il 5 aprile a Bruxelles. Il consigliere federale ha infine ricordato i milioni di persone in Nigeria, Sudan del Sud, Somalia e Yemen che attualmente soffrono per una terribile carestia. A questo proposito ha dichiarato che il 25 aprile a Ginevra, su richiesta dell’ONU e in collaborazione con la Svezia, la Svizzera organizzerà una conferenza sullo Yemen che costituirà anche un contributo alla lotta alla crisi alimentare in questa regione.

Il direttore della DSC Manuel Sager ha parlato alle oltre 1200 persone presenti a Berna – tra cui cinque consiglieri nazionali e un’ottantina di rappresentanti di ambasciate e missioni estere – della sua esperienza personale e soprattutto della sua visita a uno dei più grandi campi profughi del mondo, nel Nord del Kenya. «Il viaggio in Corno d’Africa, in febbraio, mi ha scosso profondamente, in particolare sono rimasto colpito dal campo di Kakuma, dove vivono circa 190’000 profughi. Si tratta di persone che hanno dovuto abbandonare ogni cosa e spesso non hanno nessuna possibilità di lavorare o di studiare», ha spiegato il direttore della DSC. Il progetto «Skills-for-Life» presentato alla conferenza annuale intende dare una risposta a questa situazione e offrire sia ai profughi che alla popolazione locale di Kakuma l’opportunità di imparare un mestiere con il quale più tardi non solo potranno procurarsi autonomamente i propri mezzi di sostentamento ma anche riprendere in mano il proprio futuro.

La parola alle allieve e agli allievi delle scuole

Quest’anno la conferenza annuale ha dato la possibilità ai più giovani di prendere direttamente la parola. Alcune classi dello Zimbabwe e del Ruanda hanno esposto il loro punto di vista sui principi umanitari attraverso un messaggio video mentre allieve ed allievi svizzeri e austriaci hanno parlato direttamente dal podio. In precedenza avevano tutti lavorato su questi principi attraverso i moduli del progetto «Humanity» elaborati dalla DSC in collaborazione con la Croce Rossa Svizzera (CRS), il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa (FICR) e l’alta scuola pedagogica di Zugo.

Un altro dei punti alti della conferenza annuale è stata la tavola rotonda a cui hanno partecipato Pierre Krähenbühl, segretario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA), Elhadj As Sy, segretario generale della FICR, Petra Heusser, esperta dell’infanzia del CSA e la dottoressa Ayoade Olatunbosun-Alakija, rappresentante del Governo nigeriano, dedicata ai progetti il cui obiettivo è dare nuove prospettive ai giovani.

In conclusione ha preso la parola il delegato per l’aiuto umanitario. Manuel Bessler ha sottolineato ancora una volta la necessità di occuparsi immediatamente della generazione più giovane. «Per non sprecare le potenzialità di bambini e giovani bisogna offrire loro protezione, sostegno e formazione. Sono loro il nostro futuro».

Come ogni anno la Conferenza dell’Aiuto umanitario e del CSA ha offerto agli attori che operano in questo campo e a tutte le persone interessate un programma molto ricco in cui ha illustrato in tutte le sue sfaccettatura il lavoro che svolge in relazione alle giovani generazioni. Dibattiti, presentazioni e interviste a operatori umanitari esterni nonché a membri del CSA hanno dato alle partecipanti e ai partecipanti numerose opportunità di capire come agisce la Svizzera a livello umanitario per sostenere bambini e giovani nelle aree di crisi.


Informazioni supplementari:

Discorso del Consigliere federale Didier Burkhalter
Conferenza annuale dell’Aiuto umanitario e del Corpo svizzero di aiuto umanitario
Dossier web
Competenze professionali per giovani a Kakuma, Kenya (en)


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Ultima modifica 19.07.2023

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