Berna, Comunicato stampa, 12.01.2011

Oggi il Consiglio federale ha deciso di iscrivere la Svizzera nell'elenco dei candidati del WEOG (Gruppo di Stati dell'Europa occidentale e altri) per un seggio non permanente al Consiglio di sicurezza dell'ONU nel 2023/2024. L'appartenenza al Consiglio di sicurezza permetterebbe alla Svizzera di avere un ulteriore strumento per rappresentare i propri interessi e per realizzare i suoi obiettivi in materia di politica estera. La decisione del Consiglio federale è stata preceduta da una consultazione approfondita delle Commissioni di politica estera.

Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha deciso d'iscrivere la candidatura della Svizzera per un seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza dell'ONU per gli anni 2023/2024. La Svizzera appartiene al Gruppo di Stati dell'Europa occidentale e altri (WEOG) che ogni due anni ha diritto a due seggi non permanenti nel Consiglio di sicurezza. La prossima scadenza per cui altri Paesi del WEOG non hanno ancora presentato la loro candidatura per i due seggi sono gli anni 2023/2024. Le elezioni avranno luogo nel 2022.  

Un seggio al Consiglio di sicurezza offrirebbe alla Svizzera una piattaforma per  tutelare i propri interessi nell'ambito della promozione della pace e per sottolineare il suo ruolo di mediatrice sincera e di collegamento tra i Paesi. L'accesso ai contatti internazionali e lo sviluppo e la gestione di reti sono stati facilitati. La Svizzera ha potuto dimostrare la sua disponibilità ad assumere responsabilità a livello globale e quindi a rafforzare la sua posizione nel mondo. Un seggio al Consiglio di sicurezza 21 anni dopo l'adesione all'ONU costituirebbe una conseguenza logica dell'impegno della Svizzera e del profilo che ha sviluppato in seno all'ONU.

Il Consiglio federale è del parere che un'appartenenza al Consiglio di sicurezza sia compatibile con la neutralità della Svizzera e che non pregiudicherebbe i buoni uffici. L'obiettivo fondamentale dell'ONU, «salvare le future generazioni dal flagello della guerra» (Carta delle Nazioni Unite, 1° preambolo) corrisponde al mandato della Costituzione federale di collaborare a favore di un ordine internazionale giusto e pacifico. La maggior parte dei membri delle due Commissioni di politica estera, che hanno discusso dettagliatamente le ripercussioni di un'eventuale appartenenza a medio termine al Consiglio di sicurezza dell'ONU, sono favorevoli a una candidatura della Svizzera.

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Ultima modifica 19.07.2023

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