Comunicato stampa, 10.12.2021

Nella sua seduta del 10 dicembre il Consiglio federale ha prorogato di un anno il blocco preventivo degli averi nel contesto dell’Ucraina. La decisione mira a sostenere la cooperazione giudiziaria con le autorità ucraine.

Nel febbraio del 2014, in relazione alla situazione in Ucraina in quel momento, il Consiglio federale ha bloccato gli averi per circa 70 milioni di franchi appartenenti al presidente deposto Janukovyč e alle persone del suo entourage. Da allora, l’Ucraina sta conducendo procedimenti penali contro i principali protagonisti coinvolti. Nell’ambito di questi procedimenti penali, l’Ucraina ha presentato diverse richieste di assistenza giudiziaria alla Svizzera. La Svizzera ha potuto fornire all’Ucraina una grande quantità di prove. Per quanto riguarda l’eventuale restituzione dei valori patrimoniali, sono ancora necessarie sentenze sulla provenienza illecita degli averi in questione in Ucraina. Il Consiglio federale ha pertanto deciso di prorogare fino a febbraio 2023 il blocco preventivo dei valori patrimoniali.

La legge sui valori patrimoniali di provenienza illecita (LVP; RS 196.1) disciplina la durata del blocco e le condizioni per prorogarlo di volta in volta di un anno (art. 6 cpv. 1). Una proroga è possibile se lo Stato di provenienza ha espresso la propria volontà di collaborare nell’ambito dell’assistenza giudiziaria. La durata massima del blocco è di dieci anni.


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Ultima modifica 19.07.2023

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