Comunicato stampa, 08.07.2022

Il Consiglio dei diritti umani (CDU) a Ginevra ha concluso oggi la 50a sessione dopo quattro settimane di lavori intensi. Il conflitto in Ucraina è ancora d’attualità e la situazione dei diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan ha indotto a tenere un dibattito urgente. Questa sessione è anche l’ultima dell’Alta commissaria Michelle Bachelet, che ha annunciato la sua partenza per la fine di agosto.

La 50a sessione del CDU è iniziata il 13 giugno con la presentazione del rapporto annuale dell’Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, che traccia un quadro globalmente cupo della situazione dei diritti umani nel mondo, delineando alcune delle sfide che restano da affrontare, in particolare in termini di parità. È stato menzionato anche il regresso dei diritti delle donne, soprattutto nel campo dei diritti alla salute sessuale e riproduttiva.

Adozione della risoluzione della Svizzera


L’iniziativa congiunta della Svizzera e del Costa Rica sulla promozione e sulla protezione dei diritti umani nel contesto di manifestazioni pacifiche è stata coronata dal successo. La risoluzione si concentra sulle manifestazioni pacifiche in tempi di crisi e ha tematizzato gli abusi dello stato di emergenza, in particolare durante la pandemia, per criminalizzare i manifestanti e usare la forza in modo eccessivo.

Inoltre, sono stati presentati molti rapporti specifici, in particolare sull’Eritrea, l’Afghanistan e il Sudan. La Svizzera si è espressa deplorando la situazione e sottolineando, tra le altre cose, i diritti alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica, e chiedendo che sia fatta giustizia. Ciò è avvenuto durante il dialogo interattivo con l’Alta commissaria sulla situazione a Mariupol’, in Nicaragua e in Bielorussia.

Come di consueto sono state rilasciate dichiarazioni comuni su diversi Paesi, anche sulle situazioni dei diritti umani in Russia e in Cina. Si sono svolti anche numerosi negoziati per risoluzioni sulla situazione in diversi Paesi. In questo contesto la Svizzera ha sostenuto l’estensione del mandato della missione di accertamento dei fatti in Libia e ha anche appoggiato l’Unione europea nella sua iniziativa di rinnovare il mandato del relatore speciale in Eritrea.

La Svizzera ha sostenuto un dibattito urgente sull’Afghanistan

A seguito del deterioramento dei diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan, l’Unione europea ha presentato una richiesta di dibattito urgente. La Svizzera ha sostenuto questa richiesta ed è intervenuta nel corso del dibattito chiedendo la tutela dei diritti delle donne e delle ragazze e la loro inclusione nella società afghana.

La sessione estiva del CDU è solitamente dedicata ai diritti delle donne e alle questioni di genere. La Svizzera si è impegnata attivamente in queste tematiche, appoggiando in particolare il rinnovo del mandato dell’esperto indipendente per la protezione dalla violenza e dalla discriminazione fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Ha inoltre partecipato attivamente ai negoziati per la risoluzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne e delle ragazze. Nel contesto attuale queste tematiche hanno rispecchiato da un lato la polarizzazione del CDU e dall’altro un passo indietro su questioni di non discriminazione e uguaglianza.


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Ultima modifica 19.07.2023

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