Il Consiglio federale approva un rapporto sulla Carta sociale europea

Berna, Comunicato stampa, 02.07.2014

Il 2 luglio 2014 il Consiglio federale ha approvato un rapporto sulla riveduta Carta sociale europea in adempimento del postulato della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati «Compatibilità della riveduta Carta sociale europea con l'ordinamento giuridico svizzero». Il rapporto giunge alla conclusione che, dal punto di vista giuridico, la Svizzera sarebbe attualmente in grado di soddisfare le condizioni minime di ratifica. Il Consiglio federale si pronuncerà sul principio di una ratifica soltanto in una prossima fase, quando il Parlamento avrà preso atto del rapporto.

La riveduta Carta sociale europea (CSE) costituisce lo strumento europeo di riferimento per la salvaguardia dei diritti economici, sociali e culturali. Tra i 47 Stati membri del Consiglio d'Europa, la Svizzera, insieme a Monaco, San Marino e il Liechtenstein, è uno dei quattro Stati che non hanno ratificato la CSE. Per potervi aderire, la Svizzera non è obbligata ad accettarne tutte le disposizioni. In base a un sistema di ratifica «à la carte» che distingue la CSE da altri strumenti internazionali per la protezione dei diritti dell'uomo, uno Stato può decidere se accettare integralmente almeno sei dei nove articoli essenziali della CSE.

L'analisi della pratica del Comitato europeo dei diritti sociali, organo di controllo della CSE, e le discussioni condotte con esso permettono di constatare che, dal punto di vista giuridico, la Svizzera potrebbe oggi accettare i sei articoli essenziali seguenti: l'articolo 1 («Diritto al lavoro»), l'articolo 5 («Diritti sindacali»), l'articolo 6 («Diritto di negoziazione collettiva»), l'articolo 7 («Diritto dei bambini e degli adolescenti a una tutela»), l'articolo 16 («Diritto della famiglia a una tutela sociale giuridica ed economica») e l'articolo 20 («Diritto alla parità di opportunità e di trattamento in materia di lavoro e di professione senza discriminazioni basate sul sesso»). L'ordinamento giuridico svizzero sarebbe conforme a queste disposizioni senza dover ricorrere a modifiche di legge. Tenuto conto della possibilità di ratifica «alla carta», un'adesione della Svizzera alla CSE non implicherebbe l'obbligo di estensione degli acquis sociali né quello relativo alla gestione dell'immigrazione.

In seguito a questa analisi giuridica, il Consiglio federale si pronuncerà sul principio di una ratifica della CSE in una prossima fase, quando il Parlamento avrà preso atto del rapporto.

Il rapporto dà seguito al postulato della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati del 12 gennaio 2010. Il 24 febbraio 2010 il Consiglio federale ha proposto di accettare il postulato. Il Consiglio degli Stati ha accolto il postulato l'8 marzo 2010.


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