Proroga dell’impiego della Swisscoy

Berna, Comunicato stampa, 29.11.2013

Venerdì il Consiglio federale ha deciso la proroga fino al 31 dicembre 2017 dell’impiego della Swisscoy nella Forza multinazionale per il mantenimento della pace in Kosovo (KFOR) e ha approvato il corrispondente messaggio all’attenzione del Parlamento. Poiché l’impiego è armato e dura oltre tre settimane, richiede l’approvazione da parte dell’Assemblea federale. La Svizzera ha la possibilità di concludere l’impiego in qualsiasi momento.

La Swisscoy in quanto parte integrante della KFOR è impiegata in Kosovo dal 1999 e dal 2002 i suoi militari prestano servizi armati. Dall'inizio dell'impiego circa 5400 militari hanno fornito volontariamente il proprio contributo agli sforzi della comunità internazionale volti alla stabilizzazione. La presenza dell'Esercito svizzero in Kosovo è molto apprezzata e gode di grande fiducia presso la popolazione locale.

L'interesse della Svizzera a una situazione pacifica in Kosovo permane elevato, poiché la situazione in materia di sicurezza nel nostro Paese è direttamente correlata con la stabilità dei Balcani occidentali. Per questo motivo la Svizzera ha un interesse diretto a prorogare la presenza della KFOR quale elemento di un impegno internazionale in Kosovo. La proroga dell'impiego di promovimento della pace in Kosovo corrisponde inoltre alla volontà del Consiglio federale illustrata nel Rapporto sulla politica di sicurezza 2010.

L'effettivo del contingente sarà aumentato dagli attuali 220 militari a 235 militari al massimo, in modo da poter continuare a fornire le prestazioni concordate con la KFOR. Inoltre, un fabbisogno straordinario di manutenzione o esigenze in materia di sicurezza condizionate dalla situazione potranno comportare un temporaneo fabbisogno supplementare di personale. Il fabbisogno massimo di un rafforzamento temporaneo sarà per contro ridotto. Invece di un incremento temporaneo di 80 militari per 12 mesi, il Consiglio federale avrà la possibilità di aumentare l'attuale contingente di al massimo 60 militari per un periodo massimo di quattro mesi.


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