La Svizzera coltiva strette relazioni commerciali con il Regno Unito: lo scorso anno il mercato britannico occupava il quinto posto nella classifica dei principali Paesi per le esportazioni svizzere (11,4 miliardi di franchi) e l’ottavo invece per quanto riguarda le importazioni (6,4 miliardi di franchi). Tutto ciò poggia sugli accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea. In linea con la strategia «Mind the Gap» del Consiglio federale, è importante delineare al più presto una soluzione post-Brexit, specialmente per quanto riguarda le relazioni commerciali. Liam Fox ha riaffermato l’analogo interesse del Regno Unito, ricordando che la Svizzera avrà la precedenza.
Il trattato UE prevede due anni di tempo per negoziare un accordo sull’uscita dall’Unione. Di conseguenza, la Svizzera e il Regno Unito hanno poco tempo a disposizione per elaborare il quadro normativo che regolerà i loro rapporti futuri, che idealmente dovrebbero inglobare ben più delle semplici relazioni di libero scambio. Sono attualmente in corso colloqui tra gli specialisti.
Sono previsti incontri regolari
Il consigliere federale Schneider-Ammann e il ministro Liam Fox continueranno ad incontrarsi a intervalli regolari. Hanno ribadito di voler procedere celermente a un accordo, continuando a condurre colloqui tecnici a livello politico.
Il Regno Unito è un partner rimportante della Svizzera anche in campo agricolo. Lo scorso anno il valore del commercio di prodotti agricoli ha superato i 700 milioni di franchi. Durante l’incontro il consigliere federale Schneider-Ammann e la ministra britannica dell’ambiente, dell’alimentazione e delle questioni rurali, Andrea Leadsom, hanno parlato delle possibili soluzioni post-Brexit in ambito agricolo.
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