I parametri adottati dal Consiglio federale che figureranno nel messaggio concernente il Progetto fiscale 17 (PF17) si attengono strettamente al progetto posto in consultazione. La principale differenza consiste nell’aumento della quota cantonale all’imposta federale diretta, portata dal 17 al 21,2 per cento, anziché al 20,5 per cento. Con questo adeguamento viene accolta la richiesta prioritaria dei Cantoni e dei Comuni.
Il Consiglio federale ribadisce gli altri punti centrali del progetto, anche per garantire l’equilibrio della riforma. Si intende quindi introdurre un patent box obbligatorio per i Cantoni e ulteriori deduzioni per le attività di ricerca e sviluppo a titolo facoltativo. L’imposizione dei dividendi ottenuti da partecipazioni qualificate dovrà essere portata al 70 per cento sia per la Confederazione sia per i Cantoni, i quali possono prevedere un’imposizione più elevata. La limitazione dello sgravio fiscale deve attestarsi al 70 per cento. Infine è necessario aumentare di 30 franchi per figlio le prescrizioni minime della Confederazione per gli assegni familiari.
Contestualmente al messaggio, il DFF preparerà una stima delle implicazioni finanziarie dinamiche del PF17 a livello federale e cantonale.
Il Consiglio federale conferma il calendario fissato
Il Consiglio federale intende licenziare il messaggio concernente il PF17 a fine marzo, affinché i dibattiti parlamentari possano concludersi già nella sessione autunnale 2018. Se non verrà lanciato un referendum, le prime misure del PF17 potranno entrare in vigore a inizio 2019 e la parte preponderante nel 2020. In considerazione della crescente pressione esercitata a livello internazionale, il Consiglio federale riafferma il carattere di massima urgenza della riforma.
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