Nel 2018, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) ha dimostrato che il riscaldamento globale non deve superare i 1,5 gradi se si vogliono prevenire profondi cambiamenti negli ecosistemi. Questo obiettivo può essere raggiunto solo se anche gli investimenti su scala globale delle istituzioni finanziarie pubbliche e private sono diretti a sostenere l'obiettivo di 1,5 gradi.
Il 23 settembre 2019, i rappresentanti dei governi si incontrano a New York per il vertice dell'ONU sul clima (UN Climate Action Summit). In vista del vertice, il 21 settembre la Svizzera e i Paesi Bassi presentano un'iniziativa faro. I Paesi che aderiscono a questa iniziativa incoraggiano le loro istituzioni finanziarie a esaminare in modo comparabile a livello internazionale la compatibilità climatica dei propri investimenti.
Con l'aiuto del modello PACTA (la sigla sta per Paris Agreement Capital Transition Assessment), collaudato a livello internazionale, i partecipanti possono valutare in che misura hanno fatto progressi nell'allineare i loro investimenti e finanziamenti con l'obiettivo di 1,5 gradi dell'IPCC.
L'iniziativa si basa su un progetto pilota di successo in Svizzera. Già nel 2017 l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) hanno invitato le casse pensioni e le compagnie di assicurazione in Svizzera a far valutare la compatibilità climatica dei loro investimenti. La prossima tornata di test è prevista nel 2020 e sarà coordinata, tra l'altro, insieme a Danimarca, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo e Svezia. Il modello esteso sarà disponibile non solo per le casse pensioni e le compagnie di assicurazione svizzere, ma anche per i gestori patrimoniali e le banche.
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Franz Perrez, ambasciatore, capo della divisione Affari internazionali, Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), tel. +41 79 251 90 15
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