La segretaria di Stato Hirayama e la ministra Morant Ripoll hanno trattato principalmente il rafforzamento della cooperazione bilaterale in materia di ricerca e innovazione tra Spagna e Svizzera, sottolineando le collaborazioni esistenti. Le discussioni hanno riguardato anche lo Spazio europeo della ricerca e il Programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE «Orizzonte Europa», al quale la Svizzera vorrebbe associarsi in tempi brevi. Nel programma precedente, Orizzonte 2020 (2014-2020), ricercatori svizzeri e spagnoli hanno lavorato fianco a fianco in ben 1400 progetti, e la Spagna è stato il quinto partner più importante per il nostro Paese.
La Spagna è uno dei principali interlocutori della Svizzera nel settore dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI): tra il 2011 e il 2021 era il 9° Paese partner del Fondo nazionale svizzero (FNS), dato che era coinvolta in più di 1000 progetti sostenuti da quest’ultimo. Nell’ambito dell’iniziativa EUREKA, che promuove la cooperazione transfrontaliera nel campo della ricerca e dello sviluppo industriali orientati al mercato, sono stati finora realizzati circa 90 programmi che coinvolgono partner svizzeri e spagnoli.
La segretaria di Stato Hirayama ha inoltre visitato l’osservatorio spaziale dell’Agenzia spaziale europea (ESA) a Villafranca del Castillo, vicino a Madrid. È stata accolta dalla direttrice scientifica dell’ESA, la dott.ssa Carole Mundell, con cui ha discusso le missioni in corso e future con importanti partecipazioni svizzere.
La Svizzera è membro fondatore dell’ESA, alla quale versa un contributo annuo di 195 milioni di franchi per programmi e attività. Questo investimento permette alle scuole universitarie e all’industria del nostro Paese di essere coinvolte nelle missioni spaziali a vari livelli. L’eccellenza scientifica e le innovazioni tecniche realizzate su scala nazionale, così come la stretta collaborazione tra gli istituti di ricerca e l’industria, sono fattori importanti per la crescita economica. La Svizzera, che fa parte dell’ESA fin dall’inizio e partecipa ai programmi dell’UE, è membro a pieno titolo della famiglia spaziale europea ed è competitiva a livello mondiale in questo settore.
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