Minaccia terroristica: nulla da segnalare ai confini durante i grandi eventi sportivi

Comunicato stampa, 11.09.2024

Per rafforzare la sicurezza in previsione dei vari grandi eventi a livello nazionale e internazionale, a fine maggio il Consiglio federale aveva deciso di intensificare in modo mirato e temporaneo i controlli alle frontiere. I dati rilevati durante i controlli intensificati non hanno indicato nessuna minaccia concreta di terrorismo.

Vista l'acuta minaccia terroristica durante gli Europei di calcio maschili in Germania e i giochi olimpici e paraolimpici estivi in Francia, la Svizzera aveva rafforzato la propria sicurezza e quella dei Paesi confinanti conducendo controlli alle frontiere intensificati, mirati e limitati nel tempo. Anche la conferenza di pace per l'Ucraina sul Bürgenstock, ospitata dalla Svizzera, rappresentava un grande evento a rischio.

Per questa ragione, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha condotto controlli doganali mirati in funzione dei rischi e della minaccia terroristica, oltre a intensificare i controlli delle persone e delle merci già effettuati ai valichi nevralgici e nelle zone di confine. L'UDSC ha gestito il potenziamento temporaneo dei controlli nel quadro del dispositivo doganale esistente e con le risorse di personale disponibili. Dando la precedenza assoluta alla sicurezza, priorizzando le attività interne è stato possibile incrementare il personale spiegato alle frontiere e intensificare i controlli presso i valichi selezionati.

Nessun indizio di terrorismo

Come previsto, i controlli intensificati hanno portato a riscontri maggiori nelle banche dati di ricerca, anche se non ci sono stati arresti o indizi con legami diretti o concreti con il terrorismo.

Nel complesso, sono 8140 i riscontri emersi durante i controlli intensificati dell'UDSC  (totale di persone e beni materiali segnalati) nelle banche dati di ricerca nazionali e internazionali. L'iscrizione nelle pertinenti banche dati può avere diverse ragioni, come ad esempio il mancato pagamento di una multa o la segnalazione per arresto nel caso di persone, mentre nel caso di beni materiali può trattarsi di veicoli segnalati come rubati. Nello stesso periodo del 2023 erano stati registrati meno riscontri (6912).

Nessun effetto sulla migrazione irregolare

I maggiori controlli alle frontiere limitati nel tempo non hanno sortito alcun effetto sulla migrazione irregolare. Nel mese di giugno, i collaboratori dell'UDSC hanno intercettato 1825 persone che soggiornavano illegalmente in Svizzera. Tale numero è aumentato a partire da metà luglio attestandosi a 2362 a fine luglio e a 4150 in agosto. Tuttavia, le intercettazioni avvenute nel 2024 sono state nel complesso inferiori a quelle dell'anno precedente. A luglio 2023 le persone intercettate dalle autorità sono state 3687, ad agosto 5769. Anche il numero dei presunti passatori intercettati nel mese di luglio 2024 (27) è inferiore al corrispettivo del mese di luglio 2023 (34), mentre quello dei presunti passatori fermati nel mese di agosto 2024 è rimasto invariato rispetto allo stesso mese del 2023 (37).

Questi dati indicano che le rotte e i flussi migratori dipendono da molti altri parametri. La Segreteria di Stato della migrazione ritiene che il calo degli sbarchi in Italia e lo spostamento delle rotte migratorie abbia effetti sul numero di intercettazioni.

Contributo nella lotta al terrorismo

Il potenziamento mirato e limitato nel tempo dei controlli alle frontiere svizzere è durato fino all'8 settembre 2024, data di chiusura delle Paraolimpiadi di Parigi. Con i controlli delle persone e delle merci, l'UDSC fornisce un importante contributo giornaliero nella lotta alla criminalità transfrontaliera e al terrorismo. La situazione legata alle minacce terroristiche viene costantemente analizzata dal Servizio delle attività informative della Confederazione.


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