Esentati dall’obbligo del visto i cittadini di 19 Stati

Comunicato stampa, 06.06.2014

Berna, I cittadini della Colombia, del Perù, degli Emirati Arabi Uniti e di 16 Stati insulari potranno in futuro entrare nello spazio Schengen senza visto. L’esenzione vale per soggiorni di al massimo 90 giorni senza attività lucrativa e soltanto se gli Stati summenzionati e l’UE concludono i relativi accordi. Venerdì, il Consiglio federale ha adottato la necessaria modifica dell’ordinanza concernente l’entrata e il rilascio del visto (OEV). Si tratta di uno sviluppo dell’acquis di Schengen.

 

Con il recepimento del regolamento del 15 maggio 2014 del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea (UE), i cittadini dei 19 Stati elencati qui di seguito saranno esentati dall'obbligo del visto per soggiorni nello spazio Schengen non superiori a 90 giorni nell'arco di 180 giorni e senza attività lucrativa:

  • Colombia e Perù;
  • Emirati Arabi Uniti;
  • cinque Stati insulari dei Caraibi: Dominica, Grenada, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago;
  • undici Stati insulari del Pacifico: Kiribati, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Samoa, Isole Salomone, Timor-Leste, Tonga, Tuvalu, Vanuatu.

L'esenzione dall'obbligo del visto entrerà in vigore gradualmente. Prima che i cittadini degli Stati interessati possano entrare nello spazio Schengen, l'UE deve concludere le relative convenzioni.

L'esenzione dal visto si applica - a partire dal 9 giugno 2014 - anche ai cittadini britannici che non sono cittadini del Regno Unito della Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord (British Overseas Territories Citizens, British Overseas Citizens, British Subjects, British Protected Persons).

Attività lucrativa possibile soltanto in misura limitata
Come sinora, i cittadini di questi Stati extraeuropei (Stati terzi) potranno esercitare un'attività lucrativa soltanto in misura limitata. È inoltre ammessa esclusivamente manodopera ben qualificata e va rispettata la precedenza dei cittadini svizzeri e di quelli dell'UE/AELS.

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Léa Wertheimer, Ufficio federale della migrazione, T +41 58 465 93 90

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