Proseguimento della soluzione transitoria per Erasmus+

Comunicato stampa, 19.09.2014

Berna, Il Consiglio federale intende portare avanti la soluzione transitoria relativa al programma di formazione Erasmus+, inizialmente prevista per il 2014, anche nei prossimi due anni nel caso in cui la Svizzera non possa associarsi al programma. In questo modo intende garantire la mobilità dei partecipanti svizzeri.

Dal 2011 il nostro Paese partecipava a pieno titolo ai programmi in materia di educazione, formazione professionale e gioventù dell'Unione europea. In seguito ai risultati dell'iniziativa popolare contro l'immigrazione di massa del 9 febbraio 2014 la Commissione europea ha sospeso i negoziati con la Svizzera per la partecipazione al programma Erasmus+.
Il Consiglio federale continua ad auspicare la piena associazione del nostro Paese a questo programma. Tuttavia, date le circostanze attuali, non si prevede una rapida conclusione dei negoziati. Oggi, quindi, il Consiglio federale ha deciso di mettere a punto una strategia alternativa per affrontare la situazione con tempestività.

Per il proseguimento della soluzione transitoria negli anni 2015 e 2016 si applicheranno gli stessi princìpi del 2014:

  • i costi saranno coperti con i contributi di programma destinati alla Commissione europea inizialmente previsti per la partecipazione a Erasmus+ come Paese associato per il 2015 (23,9 mio. CHF) e per il 2016 (25,1 mio. CHF);
  • l'ambito di intervento prioritario resterà la mobilità, che assorbirà fino al 90% dei fondi disponibili e che include anche i costi per gli studenti stranieri che si trovano in Svizzera per un soggiorno di studio temporaneo;
  • i fondi per i progetti di riforma e di partenariato saranno mantenuti. I progetti da finanziare dovranno essere conformi agli obiettivi di formazione concordati dalla Confederazione e dai Cantoni.

Pur non offrendo le stesse condizioni di partecipazione previste in caso di piena adesione, la soluzione transitoria garantisce ai partecipanti svizzeri al programma Erasmus+ una certa continuità e un certo margine di sicurezza per pianificare le attività dei prossimi anni.
Infine, si creano le condizioni per attenuare il calo degli scambi riscontrato nel 2014.

Indirizzo cui rivolgere domande:

Gaëtan Lagger,
Capounità supplente Progetti internazionali in materia di formazione,
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione,
Tel. 058 463 26 74

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