Colloqui von Wattenwyl del 13 febbraio 2015

Comunicato stampa, 13.02.2015

Berna, I presidenti dei partiti e i vertici dei gruppi parlamentari di PPD, PBD, PLR, PS e UDC hanno incontrato oggi, venerdì 13 febbraio, la delegazione del Consiglio federale diretta dalla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e composta dal vicepresidente del Consiglio federale Johann N. Schneider-Amman e dalle consigliere federali Doris Leuthard e Eveline Widmer-Schlumpf per i tradizionali colloqui von Wattenwyl, i primi del 2015. Sono stati discussi gli imminenti progetti finanziari, i lavori per l’attuazione del nuovo articolo costituzionale 121a (regolazione dell’immigrazione) e la situazione economica dopo l’abolizione della soglia minima del cambio franco-euro.

La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha informato i vertici dei partiti di governo in merito ai progetti finanziari previsti per l'anno in corso. Tra questi rientrano, tra gli altri, i due progetti concernenti l'attuazione dello scambio automatico di informazioni in ambito fiscale, la riforma III dell'imposizione delle imprese, la legge sui servizi finanziari e la legge sugli istituti finanziari come anche la riforma dell'imposta preventiva, tutti di competenza del Dipartimento federale delle finanze e sui quali il Consiglio federale nel 2015 licenzierà probabilmente i relativi messaggi a destinazione delle Camere. L'introduzione di standard internazionali per lo scambio automatico dei dati ha riscosso ampio consenso tra i partiti. Durante la discussione è stato però anche sottolineato come non si voglia uno «Swiss Finish» che vada oltre i criteri definiti; l'introduzione degli standard deve avvenire contemporaneamente anche all'estero.

Decisioni del Consiglio federale concernenti il nuovo sistema di immigrazione
La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha colto l'occasione per informare direttamente i vertici dei partiti circa le decisioni prese mercoledì dal Consiglio federale concernenti l'attuazione dell'articolo costituzionale 121a. Il sistema di immigrazione elaborato comprende tetti massimi e contingenti annuali per tutti gli stranieri e prescrive di dare la priorità, nell'ambito del reclutamento, alla forza lavoro già presente in Svizzera. La presidente della Confederazione ha menzionato i previsti negoziati con l'UE il cui esito sarà determinante per l'avamprogetto di legge. L'ammissione dei cittadini dell'UE continuerà infatti a essere disciplinata dall'Accordo di libera circolazione delle persone con l'UE che dovrà essere adeguato al mandato costituzionale. A questo proposito ha sottolineato che un primo importante passo in questo senso saranno le intense consultazioni che inizieranno prossimamente con l'UE.

I partiti politici hanno preso atto dell'orientamento che il Consiglio federale intende dare al dossier sull'immigrazione. La volontà di promuovere il potenziale indigeno sul mercato del lavoro e di rafforzare le relative misure hanno riscosso ampio consenso.

La consigliera federale Doris Leuthard ha in seguito informato i partiti in merito alle trattative relative all'accordo sull'energia elettrica con l'UE.

Situazione economica dopo l'abolizione del tasso di cambio minimo del franco
L'abolizione del tasso di cambio minimo da parte della Banca nazionale, con il conseguente forte apprezzamento del franco rispetto all'euro e ad altre valute, ha seriamente peggiorato le prospettive congiunturali della Svizzera, ha osservato Johann N. Schneider-Ammann. Il consigliere federale ha aggiunto che attualmente è difficile valutare l'entità di un possibile rallentamento congiunturale. Molte imprese si trovano ora confrontate a grandi sfide. È importante che, in numerosi settori, i vantaggi derivanti dai prezzi delle merci importate si ripercuotano anche sui consumatori e sulle aziende.

A questo proposito il capo del DFF ha evidenziato la necessità di agire sul piano politico-economico. Sarà indispensabile migliorare le condizioni quadro per ridurre i costi in seno alle imprese come anche le incertezze sulla qualità della piazza svizzera. In questo ambito si pensa tra l'altro a un chiaro riconoscimento dei bilaterali, a maggiori sforzi volti a snellire la burocrazia e alla cura del partenariato sociale.

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André Simonazzi, portavoce del Consiglio federale
Tel. 058 462 37 03, andre.simonazzi@bk.admin.ch

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