L’intervento del presidente della Confederazione è culminato con un appello a rafforzare in Europa la cooperazione in materia di ricerca. È necessario prevedere le migliori condizioni per incentivare lo scambio tra ricercatori e scienziati, in particolare per affrontare sfide come il cambiamento climatico. Inoltre è importante prepararsi al rischio di nuove pandemie e all’aumento di malattie, come il cancro, legate all’invecchiamento della popolazione.
Oltre al presidente della Confederazione Parmelin e al presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier, a fare gli onori di casa, partecipano all’incontro il granduca di Lussemburgo Enrico, il principe ereditario Alois del Liechtenstein, il re del Belgi Filippo e il presidente della Repubblica austriaca Alexander Van der Bellen.
Per martedì è in programma la visita dell’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam. Inoltre, è previsto un giro sul Telegrafenberg, dove dal XIX secolo sono attivi osservatori scientifici. Cent’anni or sono Albert Einstein vi ha inaugurato la torre a lui intitolata e progettata da Erich Mendelsohn, che è stata impiegata fino ad oggi per progetti di ricerca.
Ideato per rafforzare i contatti e gli scambi, l’incontro dei capi di Stato dei sei Paesi germanofoni, si tiene dal 2004 ed è organizzato a rotazione dai Paesi partecipanti. Lo scorso anno l’incontro, previsto sempre a Potsdam, non si è potuto tenere a causa della pandemia. La Svizzera lo ha ospitato per l’ultima volta nel 2018.
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