Il contributo svizzero all’allargamento a Malta

Articolo, 17.09.2010

La Svizzera sostiene Malta con due progetti, il «Mediterranean Academy of Diplomatic Studies» e l’acquisto di uno scanner PET per la diagnosi del cancro. I fondi del contributo svizzero all’allargamento investiti in questi progetti ammontano a quasi cinque milioni di franchi. Entrambi i progetti sono pronti per l’attuazione. La ripartizione del contributo svizzero all’allargamento a favore di Malta è così conclusa.

Durante un viaggio di studio in Svizzera alcuni studenti MEDAC posano davanti all’edificio dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC)
Durante un viaggio di studio in Svizzera alcuni studenti MEDAC posano davanti all’edificio dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) SDC

Formazione per diplomatici nel Mediterraneo

Malta e la Svizzera possono contare su un partenariato di lunga data nella promozione della pace e della stabilità nell’area del Mediterraneo. Situata geograficamente tra l’Europa e l’Africa, Malta assume un ruolo di mediazione nel dialogo tra Nord e Sud. Nel 1990 i due Paesi hanno fondato insieme la Mediterranean Academy of Diplomatic Studies (MEDAC), che forma giovani diplomatici. Un’attenzione particolare è riservata ai temi concernenti l’area mediterranea; molti aspiranti studenti provengono quindi anche dal Nordafrica e dal Medio Oriente. Nel corso degli anni la MEDAC è riuscita a crearsi un’eccellente reputazione nell’ambito della formazione di giovani diplomatici.

Con il progetto «Support to the MEDAC» vengono portate avanti e consolidate le positive e pluriennali relazioni tra Malta e la Svizzera. Il progetto prevede di finanziare fino a 60 borse di studio per futuri diplomatici presso la MEDAC. Un professore svizzero terrà dei corsi a Malta, assumendo la direzione della cosiddetta «cattedra svizzera». Grazie al contributo svizzero all’allargamento saranno inoltre offerti corsi estivi sul tema dei diritti umani aperti a 20-30 partecipanti, nei quali verranno trasmesse le basi dei diritti umani e del diritto internazionale. Con la creazione di una rete di ex studenti dell’Accademia si mira a intensificare e approfondire la collaborazione tra i Paesi del Mediterraneo. Ciò contribuisce a salvaguardare la stabilità e la pace tra Europa, Nordafrica e Medio Oriente.

La partecipazione finanziaria della Svizzera a questo progetto ammonta a 1,9 milioni di franchi. Il progetto ha una durata di quattro anni accademici e si concluderà alla fine del 2014.

Un passo importante per una migliore diagnostica del cancro a Malta

Presso l’ospedale Sir Paul Boffa di Malta esiste già l’infrastruttura per la terapia contro il cancro. La maggior parte dei pazienti oncologici a Malta si rivolge a questo ospedale. Per un corretto trattamento del cancro è tuttavia essenziale stabilire dove questo si trovi e quali organi sono coinvolti. L’infrastruttura radiologica per una diagnosi precoce a Malta è insufficiente. Una nuova, precisa e rapida variante nel campo della diagnosi del cancro è rappresentata dalla tomografia a emissione di positroni (PET). Tale trattamento è tuttavia molto costoso. I pazienti che vogliono ottenere una diagnosi precisa devono recarsi all’estero per sottoporsi al trattamento in centri medici attrezzati. Un apparecchio per la PET scan è stato installato recentemente in una clinica maltese, ma non è accessibile alla maggior parte dei pazienti in quanto si trova in una clinica privata. I costi dei viaggi all’estero o dell’utilizzo dell’apparecchio presso la clinica privata generano disparità nel trattamento medico della popolazione maltese.

Il progetto «Establishing Positron Emission Tomography (PET) Scanning» prevede il finanziamento e l’installazione di un apparecchio per la PET scan presso l’ospedale pubblico Mater Dei a Malta. Viene così garantito l’accesso della popolazione maltese alla tomografia a emissione di positroni per la diagnostica del cancro. L’installazione dell’apparecchio per la PET scan in una struttura pubblica e quindi nell’ambito della sanità pubblica contribuisce all’uguaglianza di accesso alle cure sull’isola di Malta. In futuro, la popolazione economicamente debole e gli anziani non dovranno più pagare di tasca propria per questa opportunità terapeutica: i costi del trattamento oncologico presso l’ospedale Mater Dei vengono infatti rimborsati dalla sanità maltese. Ciò rappresenta allo stesso tempo il primo passo verso la creazione di un centro oncologico autonomo presso l’ospedale Mater Dei. Per quanto riguarda la scelta dell’apparecchio per la PET scan e la formazione del personale per l’impiego dell’apparecchio, l’ospedale collabora con l’Istituto oncologico della Svizzera italiana (IOSI) di Bellinzona.

 

Il dottor Anthony Samuel, medico specializzato in medicina nucleare, presenta lo scanner PET.
Il dottor Anthony Samuel, medico specializzato in medicina nucleare, presenta lo scanner PET © DSC