Prevenzione mirata dell’epatite C in Polonia

Articolo, 29.09.2017

La Svizzera ha sostenuto la Polonia nella prevenzione dell’epatite C. Circa 25’000 persone sono state sottoposte al test HCV e un’ampia campagna su scala nazionale ha sensibilizzato la popolazione. I dati registrati dovrebbero confluire nelle relative strategie nazionali della sanità.

Alcuni youtuber e una quarantina di ragazzi e ragazze in piedi davanti a un cartellone colorato durante un evento molto animato.
L’innovativa campagna lanciata con il sostegno degli youtuber ha suscitato un grande interesse tra i giovani polacchi. © National Institute of Public Health Poland

Il virus dell’epatite C (HCV) continua a essere una minaccia sanitaria a livello mondiale. Ogni anno muoiono quasi 400’000 persone contagiate. Non esiste un vaccino, ma è possibile guarire. Visto che il virus si trasmette attraverso il sangue, è soprattutto pericoloso se l’infezione non è stata scoperta. Se non è curata, l’epatite C causa gravi danni al fegato e la mancanza di protezione fa sì che altre persone vengano contagiate. Tuttavia anche dopo aver scoperto l’infezione le persone interessate in Polonia devono affrontare numerose sfide: il trattamento è costoso e quindi accessibile a pochi. La prevenzione assume quindi una grande importanza, ma finora le indicazioni insufficienti sul numero di persone contagiate hanno ostacolato l’elaborazione di una strategia di prevenzione mirata. Il contributo svizzero all’allargamento ha contribuito a cambiare questa situazione.

Decine di migliaia di persone sottoposte al test

Nell’ambito del contributo svizzero all’allargamento la Svizzera ha lanciato insieme al National Institute for Public Health polacco un progetto per prevenire l’epatite C. Quasi 25’000 persone sono state sottoposte a un controllo a campione rappresentativo dal punto di vista geografico. È il primo rilevamento di dati esaustivo sulla diffusione dell’epatite C in Polonia. Sulla base dei dati è stato possibile identificare i gruppi a rischio e le vie di infezione e adottare le relative misure. In questo modo la prevenzione dell’epatite C è stata di recente integrata nel piano di studio della formazione sanitaria. Anche i professionisti che non esercitano nel campo sanitario e sono attivi in aziende a rischio – tra cui tatuatori e collaboratori di studi di cosmetica – sono stati formati al riguardo.

Prevenzione grazie a Youtube

Il progetto è stato accompagnato da una campagna nazionale di sensibilizzazione. Youtuber locali, gruppi specialistici in ambito medico e un’ingente presenza in Internet hanno informato sull’epatite C e sulle possibilità di prevenzione. La campagna, innovativa e di vasta portata, ha raggiunto circa 10 milioni di Polacche e Polacchi, vincendo addirittura un premio come «Success of the Year».

Alla conclusione del progetto si dovranno valutare le conoscenze e le esperienze acquisite e trarne raccomandazioni concrete che dovranno essere integrate direttamente nelle strategie polacche della sanità.