Ridurre le disparità nell’UE

Articolo, 29.11.2018

Il Consiglio federale intende continuare a promuovere il processo di ripresa economica e sociale nei nuovi Stati membri dell’UE con un contributo pari a 1,302 miliardi di franchi. Il Consiglio degli Stati approva con riserva il contributo nella sessione invernale.

Due guardie di frontiera controllano un treno.
Duecento milioni di franchi sono stanziati per le misure legate alle sfide poste dalla migrazione in tutta l’UE. © DSC

Il 28 settembre 2018 il Consiglio federale ha deciso di proporre al Parlamento un secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE per un ammontare complessivo di 1,302 miliardi di franchi su dieci anni. Il 29 novembre il Consiglio degli Stati ha approvato un secondo contributo a larga maggioranza. Tuttavia, gli obblighi dovrebbero entrare in vigore solo se l'UE non adotta o mantiene misure discriminatorie nei confronti della Svizzera. La maggior parte del contributo (1,102 mia. fr.) è destinata a progetti volti a sostenere il processo di ripresa economica e sociale nei 13 Paesi che hanno aderito all’UE dal 2004 e che pongono l’accento sul tema prioritario della formazione professionale. Duecento milioni di franchi sono stanziati per le misure legate alle sfide poste dalla migrazione in tutta l’UE. Per quanto riguarda i progetti futuri, la Svizzera può avvalersi delle esperienze acquisite nell’ambito dei circa 300 progetti attuati dal 2007 nel quadro del contributo all’allargamento. Un articolo recentemente pubblicato su "Die Volkswirtschaft/La Vie économique" fornisce le principali informazioni sul nuovo contributo.