Organizzazione

Per le missioni internazionali di polizia in favore della pace alle quali partecipa, la Svizzera fa capo a specialisti provenienti da vari corpi di polizia e dal Corpo delle guardie di confine. All’estero questi esperti sono subordinati a organizzazioni internazionali dell’ONU o dell’Unione europea. Essi sono attivi a diversi livelli gerarchici, in interventi sul terreno o altro, ad esempio in occasione di corsi di formazione.

La responsabilità di queste missioni internazionali compete al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), che assume questo incarico in collaborazione con il Dipartimento federale delle finanze (DFF) e in particolare con il Servizio di Stato maggiore Affari internazionali dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD). Quest’ultimo è responsabile della selezione degli esperti provenienti dall’unità amministrativa.

L’effettivo globale autorizzato del contingente CIVPOL è di 30 persone, agenti di polizia o guardie di confine. In media, il 40 per cento dell’effettivo è distaccato. L’Africa e i Balcani sono le regioni prioritarie della Confederazione.

Credito quadro

Il budget consacrato agli impegni di polizia all’estero è definito dai periodici messaggi del Consiglio federale, che dal mese di ottobre 2002 assegnano un credito quadro per la promozione civile della pace. Il contingente assegnato alle missioni internazionali di polizia è stato regolarmente esteso e si compone oggi di 30 agenti di polizia, guardie di confine e specialisti delle dogane.

Le modalità e le condizioni di questi impegni sono disciplinate dalla legge federale del 19 dicembre 2003 su misure di promozione civile della pace e di rafforzamento dei diritti dell’uomo e dall’ordinanza del 2 dicembre 2005 sul personale impiegato per la promozione della pace, il rafforzamento dei diritti dell’uomo e l’aiuto umanitario (OPers-PRA).