Nel Caucaso meridionale molte donne sono tagliate fuori dal sistema economico nazionale. Si occupano della casa o lavorano nell’economia informale e non beneficiano quindi delle tutele e dei vantaggi che può offrire un impiego. In questa regione la struttura sociale è ancora fortemente patriarcale e gli stereotipi sessisti e alcune leggi discriminatorie generano profonde disparità salariali tra uomini e donne.
Mercato del lavoro più inclusivo per le donne nel Caucaso meridionale
Nei tre Paesi del Caucaso meridionale (Armenia, Azerbaigian e Georgia) molte donne sono vittime di discriminazioni sul mercato del lavoro. Una politica delle pari opportunità che sostenga la creazione di posti di lavoro nell’economia formale non esiste, le donne lavorano nel sistema informale e non sono tutelate. Il progetto «Women’s Economic Empowerment in the South Caucasus» (empowerment economico delle donne nel Caucaso meridionale) mira a promuovere l’emancipazione delle donne nel settore economico per favorire l’accesso paritario al mercato del lavoro e al mondo imprenditoriale.
Paese/Regione | Tema | Periodo | Budget |
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Caucaso meridionale |
Gender nothemedefined
Organisazione per l’uguaglianza di genere
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01.11.2017
- 31.07.2021 |
CHF 3’763’327
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- National State Institute North
- Agenzia delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile
-
Settore in base alle categorie del Comitato di Aiuto allo sviluppo (DAC) dell'OCSE GOVERNO E SOCIETÀ CIVILE
Sotto-Settore in base alle categorie del Comitato di Aiuto allo sviluppo (DAC) dell'OCSE Women's equality organisations and institutions
Temi trasversali Il progetto sostiene in via prioritaria miglioramenti nell'organizzazione partner
Tipo di aiuto Contributo al progetto e al programma
Assistenza tecnica, inclusi esperti
Numero del progetto 7F09571
Contesto |
Women's economic empowerment is widely acknowledged as a key prerequisite for realizing gender equality, strengthening women's agency and contributing towards inclusive gorwth in the South Caucasus. However, all too often, adverse social norms, discriminatory laws and lack of legal protection, failure to recognize and redistribute unpaid work and care, and lack of access to various assets constrain women's abilities to find economic opportunities, including decent jobs on an equal footing with men. Moreover, educational segregation leads to gender pay gap, lower rates of women's economic engagement, and subsequent occupational segregation between men and women. Despiste some progress made by all three countries in terms of reducing gender inequalities, a lot remains to be accomplished to foster full and equal participation of women in society and in the economy. |
Obiettivi | Women, particularly poor and socially excluded, in Armenia, Azerbaijan and Georgia are economically empowered and participate in relevant decision-making processes. |
Gruppi target |
In Armenia: - Council of Equal Rights and Equal Opportunities for Women and Men in the Prime Minister's Office - The Ministries of Territorial Administration and Development, Agriculture, and of Labour and Social Issues - Local governments of 11 municipalities across the two regions: Gegharkunik (Chambarak, Geghamasar, Shoghakat, Vardenis) and Shirak (Akhuryan, Amasia, Ani, Arpi, Ashotsk, Marmashen, Sarapat) In Azerbaijan: - the State Committee for Family, Women and Children Affairs - Authorities of Baku-Khazar, Gusar and Sabirabad distrcits In Georgia: - Parliamentary Gender Equality Council - The Inter-Agency Commission for Gender Equalitiy, Ending Violence against Women and Domestic Violence in the Prime Minister's Office -The Ministry of Economy and Sustainable Development; Agricultural Projects Management Agency and Agricultural Cooperatives Development; Agency under the Ministry of Environmental Protection and Agriculture; Social Service Agency under the Ministry of Labour, Health and Social Affairs -Local governments of municipalities across the three regions : Kakheti (Akhmeta, Lagodekhi, Telavi), Kvemo Kartli (Volnisi, Marneuli, Tetritskaro) ans Samtskhe-Javakheti (Akhalkalaki, Akhaltsikhe, Aspindza) |
Effetti a medio termine |
-Outcome 1 : Women, particularly poor and socially excluded, use skills, economic opportunities, and relevant information to be self-employed and/or to join formal labour sector in Armenia, Azerbaijan and Georgia. -Outcome 2: Armenia and Georgia implement adequate legislative and policiy frameworks to enable women's economic empowerment. -Outcome 3: Government and public institutions are stengthenend to develop and deliver gender-reponsive programs, public services, strategies and plans for women's economic empowerment in Armenia and Georgia. |
Risultati |
Risultati principali attesi: - Approx. 2.4 million women's economic empowerment is fostered through conductive legislative and policy frameworks in Armenia and Georgia. - In the South Caucasus, 1'660 women with strengthened capacities and skills are ready to be gainfully selkf-employed and/or to join formal labour sector. - Approx. 10 advocacy initiatives and meetings are initated by the women beneficiaries to voice their socio-economic concerns iwth relevant decision-makers in Armenia and Georgia. - 4 government- and public institutions with adopted and institutionalized internal gender mainstreaming tools and policies, and with trainings on gender equality and women's empowerment in place for their employees in Armenia and Georgia. -30% of the employees in the 4 targeted instutions of Armenia and Georgia with stregthened knowledge and skills to mainstream gender in programs, services and plans. -20% increase in budget allocations by target municipalities for social infrastructures and services as a result of Gender Responsive Budgeting (GRB) Risultati fasi precedenti: - Missing gender-related date were obtained by means of commissioning four studies. - Exchanges between governmental, development, civil society and business partners took place in Armenia, Azerbaijan and Georgia. - Working modalities with all the involved stakeholders (e.g UNDP offices in Armenia and Azerbaijan) were clarified. Organization, steering and monitoring arrangments were established. - Preliminary selection of possible partner civil society organizations, local NGOs and private companies took place in Armenia, Azerbaijan and Georgia. |
Direzione/Ufficio responsabile |
DSC |
Credito |
Cooperazione con l'Europa dell'Est |
Partner del progetto |
Partner contrattuale Instituzione statale straniera Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Altri partner SDC will contribute to this regional WEE project to be implemented by UNW. In Armenia and Azerbaijan, UN Women will contract UNDP for the project implementation by means of an "UN Agency to UN Agency Contribution Agreement", Whereby UNDP will report to UNW which, in turn, will report to the SDC. The Austrain Development Agency (ADA) will join the project as a co-donor through a delagated cooperation to SDC. |
Coordinamento con altri progetti e attori | The project will be coordinated with SDC's rural development and local governance projects in Georgia and Armenia, and with various programs in the South Caucasus supported by key international actors (e.g EU and Norway) in area of Women's Economic Empowerment. |
Budget | Fase in corso Budget Svizzera CHF 3’763’327 Budget svizzero attualmente già speso CHF 3’488’971 |
Fasi del progetto |
Fase
3
01.09.2024
- 31.08.2026
(Fase in corso)
Fase 2
01.08.2021
- 31.07.2024
(Active)
Fase 1 01.11.2017 - 31.07.2021 (Active) |
Agricoltura
Nei tre Paesi in questione (Armenia, Azerbaigian e Georgia) il 35% delle donne è escluso dal mercato del lavoro, soprattutto nelle zone rurali. Molte sono attive nel settore agricolo, prevalentemente in strutture familiari informali, e non percepiscono un reddito che le renderebbe indipendenti.
Leggi in favore dell’emancipazione
La prima fase del progetto riguarda 1660 donne particolarmente povere e vulnerabili che vivono in 23 cittadine. L’obiettivo principale è di emanciparle, sensibilizzandole in merito ai loro diritti e aiutandole a creare reti nonché a migliorare le loro capacità imprenditoriali. Lo scopo è di favorirne l’inclusione nell’economia formale attraverso il lavoro salariato o l’avvio di attività imprenditoriali. In Armenia e in Georgia la situazione è favorevole allo sviluppo delle istituzioni e del quadro normativo. Il progetto sostiene dunque l’emanazione di leggi che promuovano l’uguaglianza tra donne e uomini e la partecipazione delle prime al processo legislativo. Incoraggia inoltre i due Stati a ratificare le convenzioni internazionali elaborate dall’Ufficio internazionale del lavoro, di cui beneficerebbero direttamente 2,4 milioni di donne. Questo progetto sfrutta le sinergie con altri progetti della DSC incentrati sullo sviluppo rurale e la decentralizzazione in Armenia e in Georgia. Per esempio, una collaborazione con le Women’s Room (hub sorti in zone rurali per iniziativa femminile) nei due Paesi consentirà alle donne di migliorare la loro rete e di condividere consigli e informazioni.
I risultati attesi
Le donne particolarmente svantaggiate e vulnerabili utilizzano nuove competenze e opportunità del sistema economico per integrarsi nel mercato del lavoro. Delle imprese del settore privato sono incoraggiate ad applicare le norme internazionali per migliorare l’accesso delle donne al lavoro salariato. Inoltre, l’Armenia e la Georgia introducono quadri legislativi per garantire l’emancipazione economica delle donne. Di conseguenza, i funzionari del governo e delle istituzioni pubbliche sono formati per sviluppare strategie sull’uguaglianza tra i sessi che assicurino l’inclusione delle donne nell’economia e per condurre un monitoraggio regolare atto a garantire la sostenibilità di queste misure.
Il progetto è attuato da UN Women e dal PNUS in collaborazione con gli uffici nazionali per l’uguaglianza di genere.