Il DFAE saluta l’esito della 34esima conferenza internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa

Comunicato stampa, 31.10.2024

Riuniti a Ginevra, 2’200 delegati provenienti dal mondo intero hanno approvato cinque risoluzioni per rafforzare l’azione umanitaria in un mondo in continua evoluzione, dove i bisogni umanitari sono enormi. I lavori, a cui la Svizzera ha partecipato attivamente, erano incentrati sul rispetto del diritto internazionale umanitario (DIU).

La Conferenza internazionale si è chiusa dopo quattro giorni di scambi intensi tra i rappresentanti dei 196 Stati firmatari delle Convenzioni di Ginevra e delle componenti del Movimento: le 191 società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il Comitato internazionale della Croce Rossa CICR e la Federazione internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa FICR. Le risoluzioni approvate serviranno a promuovere il rispetto del diritto internazionale umanitario, a rafforzare il ruolo della comunità locali nell’azione umanitaria, a gestire meglio e in modo più coordinato gli effetti delle catastrofi naturali e a permetterne una miglior anticipazione. “La conferenza si è svolta in un’atmosfera costruttiva, con l’azione umanitaria e gli attori locali al centro delle discussioni”, ha dichiarato la direttrice della Direzione dello sviluppo e della cooperazione Patricia Danzi, che ha tenuto a sottolineare come il rispetto del DIU non sia un’opzione, ma un obbligo.

L’importanza delle società nazionali

Le società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono la colonna vertebrale dell’azione umanitaria. Sono loro che si trovano in prima linea, assicurando il legame diretto con chi ha bisogno d’aiuto. Per rafforzare le loro capacità, la DSC et Croce Rossa svizzera hanno firmato con la Federazione internazionale FICR un protocollo d’intesa che mira a sostenere e sviluppare l’azione umanitaria a livello locale.

Proteggere i civili anche nello spazio cyber

Anche la guerra nell’universo digitale è stato un argomento chiave della conferenza. Le attività digitali possono mettere a rischio i civili e altri beni protetti, ad esempio danneggiando infrastrutture essenziali, destinate a coprire i bisogni di base, come gli ospedali. Una delle cinque risoluzioni adottate sottolinea il contributo del diritto internazionale umanitario nel proteggere i civili e i beni civili da questi pericoli.  

“I principi umanitari sono stati il cardine attorno al quale si sono sviluppati i lavori”, ha sottolineato il segretario generale della Conferenza, il diplomatico svizzero Jürg Lauber, che ha tenuto a rendere omaggio al ruolo federatore del Movimento su uno scacchiere internazionale scosso da grande instabilità.


Informazioni supplementari:

« Gérer l’incertitude – renforcer l’humanité » (fr) - Discorso d’apertura del consigliere federale Ignazio Cassis, capo del dipartimento federale degli affari esteri (DFAE)


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