Aggiornamento dell’Accordo sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità Svizzera-UE

Comunicato stampa, 28.07.2017

Il 28 luglio 2017 la Svizzera e l’Unione europea (UE) hanno aggiornato l’Accordo sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (MRA). Questo aggiornamento consente di mantenere l’accesso al mercato nei settori in cui la legislazione tecnica è stata riveduta in Svizzera e nell’UE. Le modifiche entrano in vigore in data odierna.

Spina di un cavo elettrico con contrassegno della CE
Spina di un cavo elettrico con contrassegno della CE ©Rolf Weiss

Il comitato misto responsabile dell’attuazione del MRA concluso tra la Svizzera e l’UE ha adeguato l’allegato 1 dell’Accordo in sette settori di prodotti nei quali la legislazione tecnica svizzera ed europea è stata riveduta: apparecchi e attrezzature a pressione, apparecchiature radio e di telecomunicazione, apparecchi in atmosfera potenzialmente esplosiva, materiale elettrico e compatibilità elettromagnetica, strumenti di misura, ascensori, esplosivi per uso civile.

In questi settori l’aggiornamento dell’Accordo garantisce la prosecuzione del reciproco riconoscimento delle valutazioni della conformità eseguite da organismi attivi nell’altra parte contraente. Le valutazioni della conformità sono costituite dalle prove, dalle ispezioni o dalle certificazioni effettuate da organismi accreditati (notificati) che garantiscono l’ottemperanza dei prodotti alle prescrizioni applicabili. Di conseguenza, i fabbricanti direttamente interessati possono continuare a distribuire i loro prodotti sul territorio dell’altra parte in base a un’unica valutazione della conformità (svizzera o europea). Inoltre, ora l’Accordo chiarisce le responsabilità tra i fabbricanti, i mandatari e gli importatori della Svizzera e dell’UE, in modo da evitare la sovrapposizione di alcuni obblighi tra questi attori. Gli esportatori svizzeri saranno ad esempio esonerati dall’esigenza di apporre l’indirizzo dell’importatore europeo sull’imballaggio dei prodotti esportati. Queste semplificazioni sono possibili grazie al rafforzamento della cooperazione tra le autorità di vigilanza del mercato svizzere ed europee previsto dall’Accordo.

Il MRA, concluso nel quadro degli «Accordi bilaterali I», si fonda sul principio dell’equivalenza tra la legislazione svizzera e quella europea. Oltre a contribuire all’eliminazione degli ostacoli al commercio, l’Accordo consente di evitare doppioni nelle certificazioni e la fabbricazione di serie di prodotti diverse per il mercato svizzero e per quello europeo. Questo accesso facilitato al mercato riduce i costi e conferisce una maggiore competitività alle esportazioni svizzere sul mercato dell’UE. Contribuisce inoltre a combattere i prezzi elevati in Svizzera evitando procedure inutili per le importazioni.

I venti settori di prodotti contemplati dall’Accordo rappresentavano nel 2016 un volume di esportazioni dalla Svizzera verso l’UE di oltre 74 miliardi di franchi e un volume di importazioni dall’UE di oltre 70 miliardi di franchi. Queste cifre includono i prodotti farmaceutici e chimici, per i quali l’Accordo copre solo una parte della valutazione della conformità («Buone prassi di fabbricazione» e «Buone prassi di laboratorio»). Secondo le stime dell’industria, il solo riconoscimento delle ispezioni delle «Buone prassi di fabbricazione» permette alle imprese svizzere di risparmiare da 150 a 300 milioni di franchi all’anno.

La relativa decisione del comitato misto è disponibile in inglese sul sito Internet della SECO (www.seco.admin.ch/arm). Verrà pubblicata nelle lingue ufficiali non appena le traduzioni saranno state finalizzate.


Echanges commerciaux Suisse-UE 2016 - Produits industriels(pdf, 268kb)


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Antje Baertschi, portavoce, SECO, tel. 058 463 52 75


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