L’attuazione dell’obbligo di annunciare i posti vacanti e di svolgere i relativi controlli è di competenza dei Cantoni. Considerata l’importanza di un’applicazione sistematica e capillare a livello nazionale, la Confederazione ha accolto la richiesta dei Cantoni e intende partecipare ai costi dei controlli. Una sua partecipazione finanziaria presuppone però una base legale che ancora manca in questa fase iniziale dell’obbligo di annuncio (1° luglio 2018 – 31 dicembre 2019) e dunque bisognerà aspettare l’entrata in vigore della legge, prevista il 1° gennaio 2020.
In virtù dell’obbligo di annunciare i posti vacanti, i datori di lavoro sono tenuti a segnalare agli uffici regionali di collocamento (URC) i posti vacanti nei generi di professioni in cui il tasso di disoccupazione è di almeno l’8 per cento (5 per cento dal 2020), prima di pubblicarli su altre piattaforme. Durante cinque giorni feriali le persone in cerca d’impiego iscritte presso un URC hanno un accesso esclusivo ai posti annunciati. Beneficiano così di un vantaggio in confronto a tutti gli altri candidati perché possono informarsi e candidarsi in anticipo. Lo scopo dell’obbligo di annunciare i posti vacanti è di valorizzare meglio il potenziale di manodopera locale.
La consultazione si concluderà il 31 dicembre 2018.
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