La seduta del Comitato misto, presieduta dalla Svizzera, si è svolta nuovamente in presenza a Bruxelles dopo che per due anni si era tenuta virtualmente. Durante gli scambi, le due parti hanno rilevato che l’ALC funziona fondamentalmente bene e in questo contesto hanno evidenziato gli eventi più importanti degli ultimi dodici mesi. In occasione dei vent’anni dall’entrata in vigore dell’Accordo, la Svizzera ha sottolineato che l’ALC comporta conquiste e vantaggi per entrambe le parti.
La Svizzera invoca la clausola di salvaguardia per la Croazia a partire dal 1° gennaio 2023
In occasione dell’incontro del Comitato misto, la delegazione svizzera ha comunicato all’UE la decisione del Consiglio federale del 16 novembre 2022 relativa all’applicazione della clausola di salvaguardia; contemplata nell’ALC, quest’ultima permette alla Svizzera di introdurre unilateralmente per un periodo limitato nel tempo contingenti per i permessi qualora l’immigrazione proveniente dalla Croazia oltrepassi un dato valore soglia. Dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023 verrà limitato il numero di permessi di soggiorno di breve durata L e di permessi di dimora B per i cittadini croati che intraprendono un’attività lavorativa.
Revisione nell’ambito del riconoscimento delle qualifiche professionali
Durante l’incontro del Comitato misto, l’UE e la Svizzera hanno discusso lo stato di avanzamento della prevista revisione dell’Allegato III dell’ALC; attualmente si stanno svolgendo colloqui tecnici. Lo scopo della revisione dell’Allegato III è quello di recepire gli sviluppi del diritto UE, come per esempio la cooperazione amministrativa digitalizzata, le procedure di riconoscimento elettroniche e un meccanismo di allerta.
Vent’anni dall’entrata in vigore dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone
L’ALC è entrato in vigore il 31 maggio 2022. Entrambe le parti hanno sottolineato la sua importanza nell’ambito degli Accordi bilaterali I. Nel complesso l’ALC funziona bene; la libera circolazione delle persone comporta infatti una maggiore mobilità all’interno dell’Europa: a determinate condizioni i cittadini svizzeri o degli Stati membri dell’UE possono vivere, lavorare o studiare sul territorio dell’altra parte. In occasione dell’incontro del Comitato misto la Svizzera ha ribadito che il fatto di intrattenere e continuare a portare avanti relazioni regolamentate, come quelle sancite nell’ALC, rappresenta un vantaggio per entrambe le parti e questo aspetto continuerà a essere una priorità anche in futuro.
Nel corso degli anni il Comitato misto ha contribuito a fare chiarezza su questioni che incidono concretamente sulla vita e sul lavoro dei cittadini svizzeri nell’UE e dei cittadini dell’UE in Svizzera.
Il Comitato misto Svizzera UE si riunisce di norma una volta l’anno per fare il punto sull’attuazione dell’ALC. La delegazione svizzera era guidata dalla vicedirettrice della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), Cornelia Lüthy, la delegazione dell’UE dal Segretario generale della Commissione europea, Nicolas von Lingen, caposezione per i Paesi SEE, Svizzera, Andorra, Monaco e San Marino.
Indirizzo per domande:
Informazione e comunicazione SEM, medien@sem.admin.ch