In base alla dichiarazione di intenti, dal 1° gennaio 2024 tutti i lavoratori frontalieri ai sensi dell’Accordo sui frontalieri firmato nel dicembre 2020 avranno la possibilità di svolgere la loro attività in modalità di telelavoro presso il proprio domicilio fino al 25 per cento del tempo di lavoro. Ciò non avrà ripercussioni né sullo Stato legittimato a imporre l’attività di lavoro dipendente, né sullo status di lavoratore frontaliere.
È stata inoltre decisa un’estensione della soluzione transitoria convenuta dalle due parti il 20 aprile 2023. Le autorità competenti di entrambi gli Stati definiranno, entro fine novembre 2023, regole speciali per l’imposizione del telelavoro dei lavoratori frontalieri per il periodo dal 1° febbraio 2023 al 31 dicembre 2023.
La consigliera federale Karin Keller-Sutter si dichiara soddisfatta: la soluzione a cui la Svizzera è pervenuta con l’Italia nell’ambito dell’imposizione futura dei lavoratori frontalieri è favorevole per le imprese svizzere e i loro dipendenti, apporta chiarezza e certezza nell’imposizione del telelavoro, riduce gli oneri amministrativi e garantisce la parità di trattamento di tutti i lavoratori frontalieri interessati.
Dichiarazione di intenti(pdf, 118kb)
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