L'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) concluso con l'Unione europea prevede un'apertura a tappe del mercato del lavoro svizzero per le persone provenienti dalla Croazia. Introdotta a titolo di prova nel 2022, la libera circolazione completa ha comportato un forte aumento della manodopera croata in Svizzera. Di conseguenza, il Consiglio federale aveva attivato la clausola di salvaguardia unilaterale prevista dall'ALC per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 e quindi reintrodotto contingenti di permessi per i lavoratori provenienti dalla Croazia.
Alla fine di ottobre 2023, il contingente di permessi B, valido cinque anni e comprensivo di 1204 permessi, era esaurito ed era già stato rilasciato il 76 per cento dei 1053 permessi L (per dimoranti temporanei, rinnovabili di anno in anno) a disposizione. Considerato che nell'anno in corso i contingenti sono stati fortemente sollecitati, il Consiglio federale ha deciso di prorogare di un anno la clausola di salvaguardia nei confronti della Croazia. Nel 2024 il numero di permessi rilasciati ai lavoratori provenienti dalla Croazia sarà plafonato allo stesso livello del 2023.
Il mantenimento della clausola di salvaguardia è in linea con le misure di protezione che la Svizzera ha adottato negli ultimi anni nei confronti dei cittadini di Stati che hanno aderito all'UE. Secondo l'ALC la clausola di salvaguardia può essere invocata solo per due anni consecutivi. La libera circolazione completa dei cittadini croati sarà quindi di nuovamente introdotta, a titolo di prova, nel 2025.
Il regime transitorio concluso con la Croazia sull'arco di dieci anni è valido fino al 31 dicembre 2026.
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