Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR): il Consiglio federale ha condotto una discussione

Comunicato stampa, 14.02.2024

Il 14 febbraio 2024 il Consiglio federale ha condotto una discussione su come gestire il regolamento UE sulla deforestazione e sulle conseguenze derivanti per la Svizzera. Il Consiglio federale non prevede per il momento alcuna modifica del diritto svizzero. Tuttavia, ha incaricato l’Amministrazione federale di esaminare misure di sostegno per le imprese interessate e di effettuare altri accertamenti.

Il regolamento UE sulle catene di approvvigionamento a deforestazione zero (EU Deforestation Regulation; EUDR) sarà applicato nell’UE a partire da gennaio 2025. L’EUDR riguarda il cacao, il caffè, l’olio di palma, la gomma, i bovini, la soia e il legno nonché i prodotti che ne derivano, come cioccolato, capsule di caffè, mobili, carta o pneumatici. A partire dal 2025, queste materie prime e questi prodotti potranno essere immessi sul mercato europeo o esportati dall’UE solo se non sono stati prodotti su superfici deforestate dopo il 2020 o se, in generale, non sono associati a danni alle foreste.

Anche le imprese svizzere che intendono esportare nell’UE le materie prime e i prodotti soggetti all’EUDR dovranno rispettare le nuove prescrizioni, indipendentemente dal fatto che la Svizzera adegui, in tutto o in parte, la propria legislazione a detto regolamento o che rinunci a farlo. Nel 2022 la Svizzera ha esportato nell’UE materie prime e prodotti soggetti all’EUDR per un valore pari a oltre 4 miliardi di franchi. Il volume totale delle esportazioni (verso l’UE e altri Paesi) è stato circa di 7,5 miliardi di franchi.

Nella sua seduta del 14 febbraio 2024, il Consiglio federale ha condotto una discussione sul tema. Per il momento, finché non sarà possibile un riconoscimento reciproco con l’UE, il Consiglio federale rinuncia ad adeguare la legislazione svizzera. In assenza di un tale riconoscimento, infatti, si corre il rischio di creare normative parallele e doppi oneri per le imprese. Rinunciando a un adeguamento, si evitano ingenti oneri aggiuntivi per le imprese i cui prodotti non sono destinati al mercato UE e che quindi non sono interessate dall’EUDR. Entro l’estate 2024, il Consiglio federale valuterà la situazione sulla base di un’analisi dell’impatto della regolamentazione.

Il Consiglio federale riconosce tuttavia che con l’EUDR aumenteranno gli oneri per le imprese svizzere interessate. Pertanto, intende esaminare misure di sostegno per i settori e le imprese interessati e proseguire lo scambio tra l’amministrazione federale e l’economia su questo tema. Inoltre, vuole chiarire con la Commissione europea i requisiti per il collegamento al sistema di informazione dell’UE, come pure per il riconoscimento reciproco delle rispettive normative. Intende inoltre chiarire quali modifiche normative sarebbero necessarie ai fini di un adeguamento del diritto svizzero all’EUDR.

Il Consiglio federale ha conferito i relativi mandati al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), al Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), al Dipartimento federale delle finanze (DFF), al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Il Consiglio federale verrà informato dopo la pausa estiva sullo stato di avanzamento di questi accertamenti.


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