L’accordo sulla protezione dei beni culturali tra Cipro e la Svizzera si prefigge di tutelare il patrimonio culturale di entrambi gli Stati e di disciplinare l’importazione legale di beni culturali, fissando le modalità del rimpatrio di quelli che sono stati importati illecitamente. Contiene inoltre varie disposizioni sulla cooperazione nella lotta contro il trasferimento illegale di beni culturali e la conservazione del patrimonio culturale. Cipro è una delle culle della cultura europea e dispone quindi di un patrimonio significativo, motivo per cui, quale luogo per la firma, è stata scelta la Maison Blanche del 1912 a La Chaux-de-Fonds, la prima opera di Le Corbusier quale architetto indipendente. Le delegazioni cipriota e svizzera vi sono state accolte da Philippe Gnaegi, presidente del Governo neocastellano, e da Jean-Pierre Veya, sindaco della città.
Durante i colloqui, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Didier Burkhalter, ha espresso nei confronti della sua collega cipriota, il ministro degli esteri Erato Kozakou-Marcoullis, il proprio compiacimento per l’ottimo lavoro svolto da Cipro alla presidenza dell’Unione europea nella seconda metà del 2012. La presidenza cipriota è stata, non da ultimo, importante per la Svizzera poiché in quel periodo il Consiglio dei Ministri dell’UE ha approvato le conclusioni sulle relazioni tra l’UE e i Paesi dell’EFTA (tra cui la Svizzera). Il consigliere federale Burkhalter si è poi detto soddisfatto perché le discussioni riguardanti le relazioni bilaterali tra l’UE e la Svizzera vengono portate avanti, cogliendo l’opportunità per illustrare alla sua omologa l’approccio, adottato dal nostro Paese, della procedura coerente e coordinata intesa a coprire tutti i principali ambiti di interesse dell’UE e della Svizzera.
Un ulteriore argomento affrontato è stata la situazione nel Vicino Oriente. Il ministro degli esteri Kozakou-Marcoullis era giunta dal Libano, Paese limitrofo della Siria che ha accolto oltre 100 000 rifugiati. Il consigliere Burkhalter ha spiegato i provvedimenti adottati dal nostro Paese per sostenerli, manifestando il proprio apprezzamento per l’iniziativa presa dal segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, di organizzare a fine gennaio in Kuwait una Conferenza internazionale di Paesi donatori. Egli ha inoltre evocato l’intervento della Svizzera affinché il caso della Siria venga trasferito alla Corte penale internazionale (CPI) all’Aia, ringraziando la sua collega per il sostegno dato da Cipro a questo intervento.
Nel 2014 la Svizzera deterrà la presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Il consigliere federale Burkhalter ha illustrato alla sua omologa le priorità del nostro Paese per quel periodo. Ulteriori temi oggetto dell’incontro sono stati la crisi economica e finanziaria europea, la regolamentazione dei mercati finanziari e le questioni in materia fiscale. I rapporti tra la Svizzera e Cipro sono ottimi: l’incontro dell’11 gennaio dei due ministri degli esteri è il terzo nell’arco di sei mesi. Nel maggio del 2012, la presidente della Confederazione, Eveline Widmer-Schlumpf, ha inoltre effettuato una visita di lavoro ufficiale a Nicosia. L’elevata frequenza degli incontri è, non da ultimo, riconducibile alla presidenza dell’Unione europea da parte di Cipro nel secondo semestre del 2012.
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