Il secondo contributo svizzero a favore di alcuni Stati membri dell'Unione europea (UE) è composto da un credito quadro per la coesione e un credito quadro per la migrazione. I fondi stanziati nel settore della migrazione ammontano a 200 milioni di franchi svizzeri e sono destinati a sostenere gli Stati membri dell'UE fortemente colpiti dai flussi migratori. A differenza del credito quadro per la coesione, quello per la migrazione non è limitato agli Stati che hanno aderito all'UE a partire dal 2004 (UE-13). Nell'ambito della coesione, il 31 agosto 2022 il Consiglio federale ha approvato otto dei 13 accordi bilaterali di attuazione.
In ambito migratorio, la Svizzera coopererà in una prima fase (2022-2026) con Grecia, Cipro e Italia. Gli accordi con i primi due Stati sono pronti per essere firmati, mentre quello con l'Italia è ancora in fase di negoziazione. Questi Paesi sono stati selezionati in base a criteri quali il numero di domande d'asilo per abitante o le esigenze strutturali individuate. Gli importi concessi ammontano a 40 milioni di franchi per la Grecia, 20 milioni per l'Italia e 10 milioni per Cipro, che beneficerà anche di 5,2 milioni di franchi provenienti dal credito quadro per la coesione. La selezione per la seconda fase (2025-2029) avrà luogo nel 2024.
Settori tematici
L'obiettivo del credito quadro per la migrazione è quello di rafforzare le strutture gestionali in ambito migratorio a livello europeo. I settori tematici cui può essere destinato il credito includono le procedure di asilo, le infrastrutture, l'assistenza al rimpatrio volontario e alla reintegrazione nonché le misure d'integrazione per contrastare la migrazione secondaria irregolare. La Svizzera dispone di un'esperienza riconosciuta in tali settori e potrà quindi, in qualità di partner, fornire un valore aggiunto significativo, consentendo agli Stati interessati di soddisfare le loro esigenze prioritarie.
Oltre ai programmi di cooperazione bilaterale, il credito quadro per la migrazione prevede un fondo di reazione rapida di 25 milioni di franchi che consente di intervenire in situazioni di crisi legate a flussi migratori improvvisi e su larga scala nei Paesi dell'UE. Tale strumento è stato applicato per la prima volta durante la guerra in Ucraina. La SEM sostiene infatti un programma dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca per rispondere alle necessità urgenti delle persone fuggite dall'Ucraina.
Aiuti nell'interesse dei Paesi europei
Con questa cooperazione, la Svizzera conferma il suo impegno solidale nei confronti dei Paesi dell'UE sottoposti a una particolare pressione migratoria, come Grecia e Cipro, che sono anche tenuti a rispettare obblighi importanti in termini di registrazione e sistemazione dei migranti. Con il suo contributo, la Svizzera fornisce un aiuto nell'interesse di tutti i Paesi europei.
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