Contributo svizzero all’allargamento: Primi incontri annuali nei Paesi partner

Comunicato stampa, 17.08.2009

Retrospettiva

Tra i mesi di marzo e giugno 2009 si sono svolti i primi incontri annuali nei Paesi partner: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. In collaborazione con i responsabili dei rispettivi Paesi, il rappresentante della DSC, della SECO e degli uffici svizzeri in loco è stato tracciato un primo bilancio dei progressi registrati nell’attuazione dei progetti.

Studentesse
Le università svizzere, in collaborazione con gli istituti partner di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, hanno avviato il progetto di scambio “SCIEX” nel settore prioritario Sviluppo umano e sociale. © DEZA

Nel quadro degli incontri annuali svoltisi in tutti i Paesi partner è emerso un bilancio piuttosto positivo sull'applicazione del contributo all'allargamento, tracciato sulla base del rapporto annuale e della pianificazione per l’anno venturo che ogni Paese è stato tenuto a presentare alla Svizzera. Ogni rapporto riporta informazioni dettagliate sullo stato dei progetti, il budget, la verifica dei conti, lo svolgimento di bandi di concorso e di programmi speciali.

Negli ultimi mesi alcuni Paesi hanno presentato proposte di progetto di elevata qualità; la Svizzera, dal canto suo, ha già approvato in forma definitiva tre richieste di progetti (Final Project Proposal) nei settori Sicurezza, Stabilità e Sostegno alle riforme e ha autorizzato sei schemi di progetto (Project Outline). Sono stati inoltre approvati in forma definitiva quattro progetti nel settore Promozione del settore privato, tra cui anche un grosso progetto per il finanziamento delle PMI in Polonia. Le università svizzere, in collaborazione con gli istituti partner di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, hanno avviato il progetto di scambio “SCIEX” nel settore prioritario Sviluppo umano e sociale. Altri nove schemi di progetto (sei dei quali proposti dall'Ungheria) sono stati approvati nel settore Ambiente e infrastruttura.

Grandi progressi si registrano nei Paesi partner nell’attuazione dei due strumenti speciali, il "Fondo di assistenza tecnica” e il “Meccanismo di finanziamento della preparazione di progetti”, ed è stata raggiunta un’intesa anche su uno standard per accordi di progetto.

Fino a metà giugno la DSC e la SECO hanno approvato in forma definitiva in totale 31 richieste di progetto per un volume globale di 123,9 milioni di franchi e sono stati autorizzati altri 27 schemi di progetto per un totale di 124,2 milioni di franchi, che si trovano attualmente in fase di ultimazione.

Un ulteriore tema all’ordine del giorno degli incontri annuali è stata la ripartizione delle riserve, in riferimento a un fondo, finanziato per il 16,5% dalla Svizzera, che non è stato ancora destinato ad alcun settore tematico. Considerate le esigenze attuali, la maggioranza dei Paesi partner ha deciso di impiegare le riserve presenti prevalentemente nei settori prioritari: sicurezza, stabilità e riforme, infrastruttura e ambiente.

Effetto della crisi economica e finanziaria

Gli incontri annuali tenutisi nel corso di quest’anno si sono soffermati anche su un tema molto importante come l’attuale crisi finanziaria, che ha gravato in particolare sulla situazione economica e sociale di alcuni dei nuovi Paesi membri dell’UE. La crisi rappresenta un rischio nella misura in cui, di regola, il 15 per cento del costi totali di progetto deve essere assunta dai partner locali. Particolarmente colpite dalla crisi finanziaria sono risultate la Lettonia e l’Ungheria: in Lettonia, per esempio, sono stati scongiurati difficoltà a livello di budget solo grazie agli stanziamenti da parte del Fondo monetario internazionale del valore di 7,5 miliardi di euro.

In tempi di difficoltà economica come quelli odierni, i Paesi Partner attribuiscono una grande importanza al contributo offerto dalla Svizzera, grazie al quale possono combattere le crescenti disparità sociali ed economiche. Per i progetti finora autorizzati è stato possibile assicurare anche il necessario cofinanziamento.