L’incontro informale organizzato dalla Svizzera in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU si è concentrato sull’intensificazione della cooperazione tra quest’ultimo e la comunità scientifica. Lo scopo è utilizzare le conoscenze per prevenire i conflitti e garantire la pace. Sullo sfondo di sfide globali interconnesse – cambiamenti climatici, pandemie, crisi economiche e conflitti – la scienza può sostenere il processo decisionale del Consiglio di sicurezza dell’ONU e contribuire all’adempimento del suo mandato al servizio della pace e della sicurezza nel mondo. Secondo il Geneva Science and Diplomacy Anticipator (GESDA), che oggi ha informato il Consiglio di sicurezza al riguardo, questo obiettivo può essere conseguito identificando modelli e traendo insegnamenti tramite la raccolta di dati e l’analisi delle pratiche di promozione della pace. Si creano così le basi per anticipare nuovi conflitti, grazie all’identificazione dei primi segnali di allarme, e per formulare raccomandazioni e opzioni su come risolverli e prevenirli nonché mediare tra le parti coinvolte.
In un’epoca in cui il numero di conflitti ha toccato un nuovo record dalla Seconda guerra mondiale, la comunità internazionale deve ottimizzare i propri strumenti per promuovere la fiducia reciproca tra gli Stati e una pace duratura. Coinvolgendo la scienza e la diplomazia scientifica si può ripristinare la fiducia e promuovere la pace. Conoscenze condivise basate su fondamenti scientifici possono infatti fornire una base per una comprensione collettiva delle sfide globali.
Un quadro normativo rispettato da tutti rafforza non solo la fiducia, ma anche la prevedibilità, e in questo la scienza svolge un ruolo importante: «scienza e nuove tecnologie ci offrono l’opportunità di anticipare e comprendere meglio i rischi di oggi e le opportunità di domani», ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis al Consiglio di sicurezza a New York il 3 maggio 2023.
Secondo la Strategia di politica estera 2024–2027 della Svizzera, la scienza può dare un contributo fondamentale agli sforzi diplomatici nel contesto dei buoni uffici, della promozione della pace e delle organizzazioni internazionali. Nelle classifiche internazionali relative ai settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione, il nostro Paese si colloca ai vertici, e ciò crea ottime condizioni per la sua diplomazia scientifica: questa concorre anche a rafforzare il profilo internazionale e la competitività degli attori svizzeri negli ambiti della formazione, della ricerca e dell’innovazione, e a sostenere l’attuazione di progetti di cooperazione in tutto il mondo.
Informazioni supplementari:
Dichiarazione della Svizzera sullo sfruttamento del potenziale della scienza per la pace e la sicurezza, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 17.05.2024 (fr, en)
Articolo di attualità: Intervista al GESDA e al PFZ sul potenziale della scienza al servizio della pace e della sicurezza
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