In virtù dello sblocco del secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’Unione europea (UE) da parte del Parlamento a fine settembre, i colloqui con l’UE sul memorandum d’intesa non giuridicamente vincolante sono proseguiti intensamente. Nel loro incontro del 15 novembre, il consigliere federale Ignazio Cassis e il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič avevano espresso apprezzamento per il raggiungimento, sul piano tecnico, di un accordo sul memorandum d’intesa.
Il 24 novembre il Consiglio federale ha approvato il documento, ribadendo così la sua intenzione di attuare rapidamente il contributo svizzero e lanciando all’UE un ulteriore segnale positivo in vista dell’auspicato proseguimento della via bilaterale.
Il memorandum d’intesa disciplina i punti chiave del secondo contributo svizzero, tra cui l’importo, la ripartizione tra i Paesi partner, le priorità tematiche, determinati principi di cooperazione e l’attuazione del contributo. Questi punti sono in linea sia con il messaggio del Consiglio federale del 2018 concernente il secondo contributo svizzero sia con i crediti quadro sbloccati dal Parlamento nell’autunno del 2021. Il memorandum d’intesa fornirà pertanto anche il quadro determinante per gli accordi di attuazione previsti con i Paesi partner. Di conseguenza, il Consiglio federale ha inoltre deciso di avviare i negoziati con i Paesi partner su tali accordi.
Il memorandum d’intesa verrà firmato non appena anche le procedure di approvazione interne negli Stati dell’UE si saranno concluse.
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