Le delegazioni hanno discusso vari aspetti riguardanti l’accesso delle parti ai rispettivi mercati. La Svizzera ha nuovamente sottolineato l’impatto negativo che le misure di salvaguardia sui prodotti siderurgici, introdotte dall’UE, hanno sulla libera circolazione delle merci tra la Svizzera e l’UE, chiedendo a quest’ultima di porvi fine o di garantire perlomeno che tali norme non ostacolino il commercio bilaterale.
Le parti hanno ugualmente discusso i recenti sviluppi delle rispettive politiche commerciali, rilevando la crescente importanza della questione della resilienza della catena di approvvigionamento nella politica commerciale alla luce della crisi sanitaria e della guerra in Ucraina. Le parti hanno inoltre affrontato il tema della sostenibilità nelle relazioni commerciali. Nell’ambito del Green Deal europeo, l’UE ha lanciato una serie di iniziative che avranno delle conseguenze per gli operatori economici svizzeri, come il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM). La Svizzera ha sottolineato l’importanza di mantenere l’apertura dei mercati e la necessità di evitare la creazione di nuove barriere commerciali, considerato l’elevato livello di integrazione delle catene di produzione tra la Svizzera e l’UE.
Le parti hanno avuto uno scambio di considerazioni sul funzionamento generale dell'accordo e su un eventuale futuro ammodernamento. Le discussioni si sono inoltre concentrate sulle attività della Svizzera e dell’UE relative all’utilizzo degli Accordi di libero scambio e alla loro stretta collaborazione nel settore doganale.
Il Comitato misto si è riunito sotto la presidenza della Svizzera. La delegazione svizzera era guidata dall’ambasciatore Thomas A. Zimmermann, delegato del Consiglio federale agli accordi commerciali presso la SECO. La prossima riunione del Comitato misto è prevista nell’autunno del 2023 e si terrà sotto la presidenza dell’UE.
Un accordo fondamentale
Entrambe le delegazioni hanno sottolineato l’importanza dell’ALS, che nel 2022 celebra il suo 50° anniversario. Nel 2021 gli scambi commerciali tra la Svizzera e l’UE hanno raggiunto un volume di circa 266 miliardi di franchi, pari a un aumento del 7 per cento rispetto al 2019 e del 16 per cento rispetto al 2020. L’ALS costituisce la base delle relazioni commerciali tra la Svizzera e l’UE. Stipulato nel 1972, l’ALS è stato integrato nel corso del tempo da una serie di accordi bilaterali che regolano l’accesso al mercato. L’Accordo garantisce l’esenzione dai dazi doganali per i prodotti industriali e facilita il commercio dei prodotti agricoli trasformati. È gestito dal Comitato misto, che vigila sulla sua corretta applicazione.
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