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Un tecnico di laboratorio etichetta alcuni campioni.
L’opportunità di competere e costruire una rete di contatti a livello internazionale ha un impatto positivo sull’eccellenza della Svizzera come polo di ricerca e innovazione. © Pixabay

L’Accordo di ricerca del 1999, concluso nel quadro degli Accordi bilaterali I, ha gettato le basi per la piena partecipazione della Svizzera ai Programmi quadro di ricerca e innovazione (PQRI) dell’UEI PQRI mirano a consolidare e a incanalare in modo più efficiente l’impegno europeo in materia di ricerca e innovazione, in particolare in settori quali le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la sanità, l’energia, le nanotecnologie, l’astronautica e l’ambiente.

I PQRI   sono lo strumento principale dell’UE per la realizzazione della sua politica in materia di scienza e tecnologia. Sono stati creati in primo luogo per promuovere la capacità innovativa del continente europeo grazie all’interconnessione delle competenze dei vari Stati membri in materia di ricerca e innovazione. I programmi quadro dell’UE sono dunque particolarmente importanti per la cooperazione internazionale della Svizzera in questi settori.

La Svizzera e l’UE cooperano da tempo con successo nel campo della ricerca e dell’innovazione. La Svizzera ha concluso un primo Accordo di ricerca con la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) nel 1978, al fine di intensificare la cooperazione tra ricercatrici e ricercatori europei. Dal 1987 studiose e studiosi svizzeri hanno cominciato a partecipare anche a specifici progetti PQRI. Fino alla fine del 2003, tuttavia, i membri di istituzioni di ricerca con sede in Svizzera potevano contribuire solo come rappresentanti di un Paese terzo, con opportunità limitate e attraverso il finanziamento diretto della Confederazione. Dal 1° gennaio 2004 un accordo tra la Svizzera e l’UE ha permesso alla Svizzera di partecipare a pieno titolo, ossia con gli stessi diritti e doveri, in quanto Stato associato, al 6° PQRI (2003-2006) e al programma Euratom di ricerca e formazione. La base per la piena partecipazione della Svizzera come Stato associato ai programmi quadro è costituita dagli Accordi bilaterali I (1999). Oltre all’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC), questo pacchetto di accordi include sei documenti settoriali tra cui quello sulla ricerca. A causa del limite temporale dei PQRI, l’Accordo di ricerca è l’unico accordo dei Bilaterali I che deve essere rinnovato a ogni nuova generazione dei programmi.  L’Accordo è stato rinnovato nel 2007 per tutto il 7° PQRI (2007-2013). Il 1° gennaio 2014 per l’8° PQRI, «Orizzonte 2020», è stata fissata una durata di sette anni (fino alla fine del 2020). Orizzonte 2020 riunisce il PQRI, il programma Euratom e il progetto ITER per un reattore nucleare internazionale a fusione, tre iniziative che prima venivano portate avanti separatamente. Il 5 dicembre 2014 la Svizzera e l’UE hanno firmato un accordo sull’associazione parziale della Svizzera a Orizzonte 2020 fino alla fine del 2016, applicabile retroattivamente dal 15 settembre 2014. Ciò significa che la Svizzera partecipava già ad alcune parti di Orizzonte 2020 come Stato associato prima di essere pienamente associata all’intero programma (incluso Euratom) dal 1° gennaio 2017.

«Orizzonte Europa»: il 9° programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE

L’attuale 9° programma quadro, «Orizzonte Europa», copre il periodo 2021-2027 e ha un budget totale di circa 95,5 miliardi di euro. Orizzonte Europa è stato avviato ufficialmente il 12 maggio 2021, anche se una clausola ne permette l’entrata in vigore retroattiva dal 1° gennaio. Per la Svizzera questo programma, insieme ad altri tre progetti di ricerca e innovazione, forma il cosiddetto «pacchetto Orizzonte (2021-2027)», composto appunto da Orizzonte Europa, dal programma Euratom, dall’infrastruttura di ricerca ITER e dal programma Europa digitale.

La questione dell’associazione della Svizzera al pacchetto Orizzonte è considerata dall’UE alla luce delle relazioni globali tra l’Unione e la Confederazione. Il 12 luglio 2021 l’UE ha informato la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione che fino a nuovo avviso la Svizzera sarà trattata come un Paese terzo non associato a Orizzonte Europa e a tutti i programmi e le iniziative correlati. Anche in questa modalità, le ricercatrici e i ricercatori svizzeri e tutte le persone che operano nel campo dell’innovazione possono partecipare ai bandi, pur con delle restrizioni, e ricevono finanziamenti diretti dalla Confederazione.

La piena associazione della Svizzera al pacchetto Orizzonte resta l’obiettivo dichiarato del Consiglio federale.

Vantaggi per la Svizzera dal punto di vista scientifico, tecnologico ed economico

La partecipazione ai programmi quadro nel settore della ricerca e dell’innovazione implica per la Svizzera vantaggi sia da un punto di vista scientifico e tecnologico che economico. In Svizzera i PQRI promuovono la ricerca e l’innovazione al più alto livello internazionale. L’opportunità di competere e di creare reti di contatti a livello globale ha un impatto positivo sull’eccellenza della Svizzera come polo di ricerca e innovazione. Con la partecipazione ai PQRI il nostro Paese prende parte a progetti internazionali all’avanguardia, a cui contribuisce in modo significativo con il suo know-how, ma che non potrebbe realizzare in modo autonomo. La Svizzera non trae beneficio solo dai consistenti mezzi finanziari e dalle altre risorse messi a disposizione, ma anche da partenariati di cooperazione pluriennali. Le istituzioni di ricerca e di formazione svizzere sono profondamente integrate nello spazio di ricerca europeo e si distinguono per la loro partecipazione attiva a progetti di punta come lo «Human Brain Project» o «Graphene».

La partecipazione ai progetti dei programmi quadro di ricerca genera inoltre un aumento di fatturato del 30% circa per le industrie e le PMI coinvolte e porta alla creazione di nuove imprese (in circa un caso su dieci). È inoltre altrettanto importante la possibilità di collaborare con partner europei, di dirigere progetti a livello internazionale e quindi di accrescere la propria competitività.

Cronologia

2021

  • La Svizzera è considerata Paese terzo non associato nel pacchetto Horizon (12 giugno)

2017

  • associazione piena della Svizzera a «Orizzonte 2020», ottava generazione dei PQRS (1° gennaio)

2014

  • associazione parziale della Svizzera a «Orizzonte 2020» (15 settembre)

2004-2013

  • associazione della Svizzera al 6° PQRS (2003-2006) e al 7° PQRS (2007-2013), conformemente ai relativi Accordi del 16 gennaio 2004 e del 25 giugno 2007

2002

  • entrata in vigore dell’Accordo sebbene la Svizzera potesse partecipare in questa fase solo ad alcuni progetti (1° giugno)

2000

  • accettazione da parte del Popolo dell’Accordo nell’ambito della votazione sugli Accordi bilaterali I (con il 67,2% di «Sì») (21 maggio)

1999

  • firma dell’Accordo nel quadro degli Accordi bilaterali I (21 giugno)

Accordo

Testi dell’accordo
Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Confederazione Svizzera e l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica che associa la Confederazione Svizzera al programma quadro di ricerca e innovazione – Orizzonte 2020 e al programma di ricerca e formazione della Comunità europea dell’energia atomica che integra Orizzonte 2020, e che disciplina la partecipazione della Confederazione Svizzera alle attività condotte dall’impresa comune «Fusion for Energy» per la realizzazione di ITER (FP8: 2014–2020)
Concluso il 5 dicembre 2014
Applicazione provvisoria retroattiva dal 15 settembre 2014
Entrato in vigore l’8 ottobre 2015
Scaduto il 31 dicembre 2020

Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM), dall'altra, che associa la Confederazione Svizzera al programma quadro della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) per le attività di ricerca e formazione nel settore nucleare (2012–2013) (con allegati)
Concluso il 7 dicembre 2012
Applicazione provvisoria retroattiva dal 21 febbraio 2012  
Entrata in vigore il 12 dicembre 2012
Scaduto il 31 dicembre 2013

Accordo sulla cooperazione scientifica e tecnologica tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e la Comunità europea dell’energia atomica, dall’altra (FP7: 2007–2013)
Concluso il 25 giugno 2007
Applicazione provvisoria retroattiva dal 1° gennaio 2007
Entrato in vigore il 28 febbraio 2008
Scaduto il 31 dicembre 2013

Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea e la Comunità europea dell'energia atomica, dall'altra (con allegati) (FP6: 2003–2006)
Concluso il 16 gennaio 2004
Applicazione provvisoria retroattiva a partire dal 1° gennaio 2004
Entrato in vigore il 16 maggio 2006
Scaduto il 31 ottobre 2006

Accordo sulla cooperazione scientifica e tecnologica tra la Confederazione Svizzera e le Comunità europee (con allegati e atto finale) (FP: 1999–2002) 
(Accordo bilaterale I di ricerca)
Concluso il 21 giugno 1999
Entrata in vigore il 1° giugno 2002
Scaduto il 31 dicembre 2002

Accordo di cooperazione in materia di terminologia, in forma di scambio di lettere tra la Confederazione Svizzera e la Comunità economica europea, la Comunità europea del carbone e dell'acciaio e la Comunità europea dell'energia atomica (con allegati)
Concluso il 13 Novembre 1987
Entrato in vigore dal 23 dicembre 1987

Accordo quadro di cooperazione scientifica e tecnica tra la Confederazione Svizzera e le Comunità europee
Concluso l’8 gennaio 1986
Entrato in vigore il 17 luglio 1987

Messaggi
Messaggio sul finanziamento della partecipazione della Svizzera ai programmi dell’UE di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione negli anni 2007–2013 del 13 settembre 2006

Messaggio concernente l’approvazione dell’accordo sulla cooperazione scientifica e tecnologica in vista della partecipazione della Svizzera al sesto programma quadro dell’UE (2002–2006) del 26 novembre 2003

Messaggio concernente l'approvazione degli accordi settoriali tra la Svizzera e la CE del 23 giugno 1999

Legislazione di attuazione
Ricerca: Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione SEFRI