Sia la migrazione irregolare in Europa che il crimine organizzato vanno affrontati insieme e richiedono un notevole coordinamento su scala internazionale. Recandosi a Vienna e Belgrado, il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) riafferma la volontà della Svizzera d'intensificare la cooperazione transfrontaliera in materia di sicurezza e polizia in Europa.
Insieme contro i passatori
Il 2 luglio il Consigliere federale ha visitato il Joint Operational Office (JOO), una piattaforma operativa regionale di Europol che indaga su reti internazionali di trafficanti di esseri umani. Al JOO ha incontrato anche il Capo della Joint Coordination Platform (JCP), la piattaforma che coordina la gestione delle frontiere, il ritorno e la lotta al traffico di migranti sulla rotta del Mediterraneo orientale. La Svizzera si adopera per intensificare lo scambio d'informazioni in materia.
In seguito il Consigliere federale ha discusso di politica di sicurezza e della situazione migratoria con il ministro austriaco degli affari interni Gerhard Karner. I due ministri hanno ribadito di voler intensificare ulteriormente la cooperazione.
Intensificata la cooperazione con la Serbia
La visita di lavoro del 3 luglio con il vice primo ministro e ministro degli interni Ivica Dačić a Belgrado si è svolta all'insegna della cooperazione di lunga data nel quadro del partenariato migratorio. A colloquio con la ministra della giustizia Maja Popović, il Capo del DFGP ha affrontato i temi dell'assistenza giudiziaria internazionale e del perseguimento penale di crimini di diritto internazionale; ha riconosciuto gli sforzi profusi dalla sua omologa per la riforma di giustizia, che conformerà ancora di più la Serbia agli standard europei.
In seguito il Consigliere federale ha incontrato rappresentanti dell'Unione europea (UE) e dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), che gli hanno illustrato la cooperazione con la Serbia. La gestione della migrazione è un settore fondamentale in cui la Serbia può contare sull'appoggio dell'UE. Si è parlato anche dell'accordo tra l'UE e la Serbia per l'intervento di Frontex a sostegno delle autorità serbe di controllo delle frontiere. Il Consigliere federale si è inoltre intrattenuto con rappresentanti della società civile, cui ha rivolto parole di apprezzamento per il lavoro svolto a favore dei diritti umani e a tutela dei profughi.
Sostegno elvetico per progetti in Serbia
Nel centro di accoglienza per richiedenti l'asilo di Obrenovac, il Consigliere federale è stato accolto dalla commissaria serba per i rifugiati e la migrazione Nataša Stanisavljević. La Svizzera, che finora ha patrocinato una ventina di progetti migratori in Serbia, continuerà a sostenere il Paese in materia migratoria concentrando gli sforzi sul consolidamento del sistema d'asilo, l'integrazione e la protezione di migranti vulnerabili.
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