Relazioni bilaterali Svizzera–Territorio palestinese occupato

Il Territorio palestinese occupato è una zona prioritaria per la cooperazione internazionale della Svizzera nel quadro dei programmi di sviluppo del DFAE definiti nel programma di cooperazione per il Medio Oriente 2021-2024.

Strategia MENA

Il 14 ottobre 2020 il Consiglio federale ha adottato una strategia specifica per la regione del Medio Oriente e del Nord Africa (Strategia MENA) relativa al periodo 2021-2024. La nuova strategia definisce cinque priorità tematiche: pace, sicurezza e diritti umani; migrazione e protezione delle persone bisognose; sviluppo sostenibile; economia, finanze e scienza; digitalizzazione e nuove tecnologie.

Queste priorità presentano specificità diverse a seconda delle regioni e dei Paesi. In Medio Oriente le tre priorità tematiche per la Svizzera sono i conflitti armati o politici, lo sviluppo economico e il buongoverno. La Svizzera si impegna inoltre a favore delle nuove generazioni promuovendo lo sviluppo della formazione professionale e favorendo così il loro accesso al mercato del lavoro. 

Strategia per la regione MENA

Priorità della Svizzera nel Territorio palestinese occupato

In vista degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 e della guerra in corso a Gaza, la Svizzera è attiva a vari livelli. Si è impegnata, anche in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, per una tregua immediata, per un accesso umanitario libero e sicuro, per la liberazione di tutti gli ostaggi e per il rispetto del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani. La Svizzera sta provvedendo a fornire assistenza immediata, ad esempio inviando esperti forensi svizzeri in Israele nell'ottobre 2023 per identificare le vittime. Ha inoltre versato 90 milioni di franchi svizzeri per aiuti umanitari come rifugi, cibo e assistenza sanitaria e ha donato 10 milioni di franchi svizzeri all'appello umanitario dell'UNRWA per rispondere alle necessità urgenti a Gaza. La Svizzera sostiene la soluzione dei due Stati.

Notizie e dichiarazioni dalla Svizzera dal 7 ottobre 2023

La Strategia MENA (2021–2024) indica le seguenti priorità per la Svizzera nel Territorio palestinese occupato: 

Processo di pace

La Svizzera offre i propri buoni uffici per il dialogo israelo-palestinese e tra Palestinesi. Persegue inoltre l'obiettivo di migliorare lo Stato di diritto, il buongoverno e il rispetto del diritto internazionale tramite istituzioni palestinesi funzionanti.

La posizione della Svizzera sul conflitto in Medio Oriente

Aiuto umanitario

La Svizzera aiuta le autorità locali a garantire prestazioni di base per le persone bisognose – come l'accesso all'acqua nella Striscia di Gaza - aiuti alimentari e formazione per i profughi palestinesi.

Sostenibilità

La Svizzera promuove la resilienza della popolazione al fine di ridurre la sua dipendenza dagli aiuti umanitari.

Posti di lavoro e nuove tecnologie

La Svizzera vuole collaborare con il settore privato per creare prospettive, posti di lavoro e possibilità di reddito per i giovani, soprattutto nel settore delle nuove tecnologie.

Programma di cooperazione svizzera per il Vicino Oriente 2021-2024 (en)

Altri ambiti di cooperazione

Cooperazione economica

Le relazioni economiche tra il Territorio palestinese occupato e la Svizzera sono modeste. Nel 1999 è entrato in vigore un accordo di libero scambio tra i Paesi dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) e il TPO.

Nel 2023 il volume degli scambi bilaterali ha raggiunto i 70 milioni CHF.

Banca dati dei trattati internazionali

Sostegno commerciale, Switzerland Global Enterprise SGE

Statistiche sul commercio, Amministrazione federale delle dogane (AFD) (de, fr, en)

Istruzione di base, formazione professionale e ricerca

I ricercatori e gli artisti del Territorio palestinese occupato possono candidarsi per una borsa di studio d’eccellenza della Confederazione Svizzera presso la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).

Borse d’eccellenza della Confederazione Svizzera per ricercatori e artisti stranieri

Scambi culturali

La Svizzera partecipa regolarmente alle manifestazioni legate alla Giornata internazionale della Francofonia e alla Settimana della lingua Italiana nel mondo, e organizza vari eventi culturali.

Le svizzere e gli svizzeri nel Territorio palestinese occupato

Nel 2024 nel Territorio palestinese occupato risiedevano 105 cittadini svizzeri.

Storia delle relazioni bilaterali

A livello bilaterale la Svizzera non riconosce la Palestina come Stato, ma intrattiene relazioni con l’Autorità palestinese (AP) sin dagli accordi di Oslo del 1993.

Prima della fondazione dello Stato di Israele la Svizzera era rappresentata in Palestina da un consolato a Gerusalemme e da un’agenzia consolare a Tel Aviv. Dal 1948 sostiene in particolare l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente (UNRWA).

Nel 1993 l’aiuto umanitario è stato integrato da un programma di sviluppo. A seguito del processo di pace di Oslo, nel 1994 la Svizzera ha aperto un Ufficio di cooperazione a Gerusalemme. Nel 2001, a Ramallah, è stato aperto un ufficio di rappresentanza presso l’Autorità palestinese.

Palestina, Dizionario storico della Svizzera

Documenti diplomatici svizzeri, Dodis