La confisca di valori patrimoniali russi privati non acquisiti in maniera illecita viola la Costituzione federale e l’ordinamento giuridico vigente. Il 15 febbraio 2023 il Consiglio federale ha preso atto dell’analisi di un gruppo di lavoro interno all’Amministrazione, diretto dall’Ufficio federale di giustizia.
Attualmente a livello internazionale sono in corso discussioni sulla possibilità di impiegare le riserve valutarie della Banca centrale russa congelate e altre proprietà statali russe per la ricostruzione dell’Ucraina nonché sull’eventualità di inasprire le norme penali in caso di violazione delle sanzioni. Anche la Svizzera partecipa alle discussioni apportando il suo punto di vista.
Il Dipartimento federale di giustizia e polizia ha informato il Consiglio federale sullo stato attuale degli sviluppi internazionali e sulla discussione in corso nel gruppo di lavoro interno all’Amministrazione. In base a questo punto della situazione, il Consiglio federale intende far esaminare a fondo diversi aspetti, in particolare gli inasprimenti, previsti dall’UE, delle misure in caso di violazione delle sanzioni e le possibilità di confiscare i valori patrimoniali acquisiti in maniera illecita. Il Consiglio federale ha incaricato l’Amministrazione di informarlo in merito entro il 30 novembre 2023. Il Governo ha inoltre ribadito che la Svizzera porterà avanti le sue riflessioni e parteciperà alle discussioni internazionali. Reputa fondamentale che si proceda in maniera coordinata su scala internazionale, nel rispetto dello Stato di diritto delle prescrizioni della Costituzione.
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Ingrid Ryser, Ufficio federale di giustizia, T +41 58 462 48 48, ingrid.ryser@bj.admin.ch
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