Il messaggio del Consiglio federale concernente l'elaborazione della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione puntava già alla parità di trattamento. La normativa vigente sul ricongiungimento familiare ai sensi dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone dovrebbe quindi in linea di principio applicarsi anche ai cittadini svizzeri con familiari stranieri. Le diverse regolamentazioni esistenti si basano sulle decisioni di principio della Corte di giustizia europea e del Tribunale federale concernenti la libera circolazione delle persone.
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale ha elaborato una modifica di legge con l'obiettivo di migliorare la parità di trattamento nell'ambito del ricongiungimento familiare. Le agevolazioni previste riguardano il ricongiungimento dei familiari in linea ascendente e a carico nonché i parenti in linea discendente aventi tra i 18 e i 21 anni o a carico.
Secondo il progetto in questi casi non è più necessario che essi siano già titolari di un permesso di dimora duraturo in uno Stato con cui è stato concluso un accordo sulla libera circolazione delle persone. Inoltre si intende abrogare il termine per il ricongiungimento familiare e sostituire l'obbligo di coabitazione dei familiari con il requisito di un'abitazione conforme ai bisogni.
Il progetto prevede tuttavia di vincolare il rilascio di un permesso di soggiorno alla conclusione di un accordo d'integrazione e impone di dimostrare che gli interessati dispongono dei mezzi finanziari necessari per mantenersi.
Nel suo parere il Consiglio federale propone al Parlamento di entrare nel merito, procedendo tuttavia a ulteriori accertamenti prima di prendere una decisione. Nel trattare il progetto il Parlamento dovrà esaminare la questione della costituzionalità, in particolare la compatibilità con l'articolo 121a della Costituzione, e tenere conto delle pertinenti statistiche delle autorità cantonali competenti per il ricongiungimento familiare.
Parere del Consiglio federale(pdf, 185kb)
Indirizzo per domande:
Informazione e comunicazione SEM, medien@sem.admin.ch
Editore
Il Consiglio federale
Dipartimento federale di giustizia e polizia