Accordo di libero scambio Svizzera – EU: incontro del Comitato misto a Bruxelles

Berna, Comunicato stampa, 03.12.2015

Oggi a Bruxelles si è svolta sotto la presidenza dell’Unione europea (UE), secondo il turno prestabilito, la 61a riunione del Comitato misto istituito dall’Accordo di libero scambio tra la Svizzera e l’UE siglato nel 1972. Il Comitato ha deciso di adottare il protocollo d’origine paneuromediterraneo. Ha inoltre constatato che l’Accordo nel complesso funziona bene e che anche quest’anno si è dimostrato uno strumento importante per facilitare il commercio tra la Svizzera e l’UE.

L’Accordo di libero scambio concluso nel 1972 tra la Svizzera e l’allora Comunità economica europea (CEE, oggi EU) ha liberalizzato gli scambi di prodotti industriali e facilitato il commercio di prodotti agricoli trasformati. Il Comitato misto si adopera per la gestione e il buon funzionamento dell’Accordo.

Entrambe le parti hanno approvato una decisione per adeguare il Protocollo n. 3 («protocollo sulle norme d’origine») dell’Accordo di libero scambio. Le disposizioni della Convenzione regionale sulle norme d’origine preferenziali paneuromediterranee («Convenzione PEM») sono così confluite nell’Accordo di libero scambio. Si tratta di un fatto di notevole importanza economica per il settore svizzero delle esportazioni, in particolare per l’industria tessile, poiché costituisce la base per il cumulo dell’origine su prodotti preliminari provenienti da Paesi dei Balcani occidentali. La decisione entrerà in vigore il 1° febbraio 2016. Nell’ambito delle relazioni commerciali tra la Svizzera e l’UE, i prodotti fabbricati partendo da materiali preliminari provenienti dagli Stati dei Balcani occidentali potranno così beneficiare di agevolazioni doganali.

Il Comitato misto ha inoltre discusso diverse questioni legate all’accesso ai reciproci mercati. La Svizzera, tra le altre cose, si è soffermata sulla prassi dell’UE relativa all’applicazione delle misure antidumping ideate per i Paesi terzi anche alle esportazioni elvetiche. All’interno del Comitato misto si è inoltre parlato della politica di libero scambio con Stati terzi. La Svizzera e l’UE hanno condiviso le loro esperienze in materia e ribadito l’importanza di un ulteriore miglioramento delle condizioni di accesso ai mercati mondiali.

La delegazione svizzera era guidata da Josef Philipp Renggli, vicecapo della Missione svizzera a Bruxelles, mentre quella dell’UE da Jane Amilhat, vice responsabile presso la Direzione generale Commercio della Commissione europea.

Il prossimo incontro del comitato misto si terrà nell’autunno 2016 a Berna.
 

L’UE è in assoluto il più importante partner commerciale della Svizzera. Il 55 per cento delle nostre esportazioni è infatti destinato all’Unione europea e da essa proviene il 73 per cento delle importazioni nazionali. Nel 2014 il volume degli scambi commerciali (importazioni ed esportazioni) tra la Svizzera e l’UE ha raggiunto approssimativamente i 245 miliardi di franchi, pari a circa 1 miliardo di franchi per giorno lavorativo.


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