Visita ufficiale della cancelliera federale Angela Merkel a Berna

Comunicato stampa, 03.09.2015

Politica europea, questioni bilaterali su energia, circolazione e trasporti, situazione economica e sociale del continente e crisi nei Paesi ai confini meridionali e orientali dell’Europa: sono stati questi i temi trattati durante la visita ufficiale della cancelliera federale Angela Merkel a Berna. Per il Governo federale hanno partecipato ai colloqui la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, il vicepresidente del Consiglio federale Johann N. Schneider-Ammann, la consigliera federale Doris Leuthard e il consigliere federale Didier Burkhalter.

La cancelliera federale della Germania Angela Merkel è stata ricevuta giovedì con gli onori militari sulla Münsterplatz di Berna. I colloqui delle delegazioni si sono tenuti in seguito presso il Bernerhof. La presidente della Confederazione Sommaruga ha sottolineato che negli ultimi anni le relazioni tra la Svizzera e la Germania - tradizionalmente ottime e amichevoli - si sono notevolmente intensificate. I due Paesi sono legati da un corpus di 200 trattati. A metà del 2015 circa 300 000 cittadini tedeschi vivevano in Svizzera; anche il numero di cittadini svizzeri residenti in Germania è aumentato: nel 2014 erano circa 85 000.

La presidente Sommaruga ha dichiarato che per la Svizzera e la Germania è un privilegio essere legate da valori politici, economici e culturali comuni. In seguito alla votazione del 9 febbraio 2014 il Consiglio federale persegue l'obiettivo di gestire autonomamente l'immigrazione e di mantenere e consolidare la via bilaterale con l'Unione europea. In tale contesto, la delegazione del Consiglio federale ha informato la cancelliera federale Merkel sullo stato delle consultazioni con la Commissione europea. La presidente Sommaruga ha dichiarato che l'UE rispetta le scelte della Svizzera, ma che oggi tutti devono tener presente che occorre rinnovare e consolidare la via bilaterale, se si intende mantenerla.

Un punto forte dei colloqui è stata anche la politica europea dei rispettivi Paesi. A tal proposito la Svizzera ha sottolineato che parallelamente alle consultazioni sulla libera circolazione delle persone è importante anche compiere progressi sulle questioni istituzionali, progressi che costituiscono la base per il futuro degli accordi bilaterali.

I colloqui si sono inoltre incentrati sulle attuali sfide nel settore della migrazione, con particolare riferimento alla forte crescita di domande di asilo in tutta Europa. In merito alla questione entrambe le parti hanno confermato l'obiettivo di una politica paneuropea e solidale in materia di rifugiati, come delineato anche dall'agenda europea sulla migrazione.

I rappresentanti dei due Paesi hanno valutato positivamente la loro stretta collaborazione nella ricerca di soluzioni alla crisi ucraina. Il Consiglio federale ha sottolineato che la Svizzera continuerà a sostenere gli sforzi di mediazione dell'OSCE.

Scambio di opinioni su temi di politica climatica, energetica e dei trasporti

Durante i colloqui sono state affrontate anche diverse questioni di politica climatica, energetica e dei trasporti. La Svizzera ha ricordato l'importanza della creazione di reti nel settore elettrico e del relativo accordo con l'Unione europea. I colloqui hanno anche fatto il punto sull'accordo tra la Svizzera e la Germania relativo all'aeroporto di Zurigo e al rumore provocato dal traffico aereo. La cancelliera federale Merkel ha ricevuto l'invito a partecipare alla cerimonia ufficiale di apertura della galleria di base del San Gottardo, che si terrà a giugno del prossimo anno. In questo contesto la delegazione svizzera ha ricordato l'importanza dell'ampliamento delle tratte di accesso tedesche sull'asse Nord-Sud.

Nella parte dei colloqui riguardante la situazione economica e finanziaria internazionale è stata menzionata, tra l'altro, la possibilità di un'ulteriore partecipazione della Svizzera al Finance Track del Gruppo dei 20 principali Paesi industrializzati (G20). Nel 2017 la Germania assumerà la presidenza del G20.


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