Effetti positivi del regolamento sulle acque del tratto franco-svizzero del Doubs

Comunicato stampa, 27.06.2023

Nella giornata di oggi, a Saint-Ursanne (Cantone del Giura), alla presenza delle associazioni dell'ambiente e della pesca svizzere e francesi, è stato presentato il monitoraggio quinquennale previsto dal regolamento sulle acque del tratto franco-svizzero del Doubs. Il monitoraggio ambientale avviato contestualmente alla ratifica del regolamento sulle acque da parte delle autorità svizzere e francesi nell'ottobre 2017 mostra i benefici di natura biologica nonché in termini di densità ittica e casi di arenamento della nuova modalità di sfruttamento.

Il nuovo regolamento sulle acque, che sostituisce il regolamento del 1969, è stato ratificato nell'ottobre 2017 dal prefetto del Doubs e dal direttore dell'Ufficio federale dell'energia (UFE). Tale regolamento mira a un coordinamento della gestione delle tre centrali idroelettriche del Doubs e a una mitigazione degli effetti dannosi degli impianti su oltre 40 km del tratto franco-svizzero del fiume. Il regolamento prevede inoltre un monitoraggio delle misure adottate al fine di studiare gli effetti a medio termine delle decisioni prese. Il regolamento sulle acque rafforza il principio del coordinamento della gestione delle tre centrali idroelettriche e corregge le rispettive modalità di gestione allo scopo di trovare soluzioni reali ai problemi individuati. Le nuove misure di sfruttamento definite puntano, per esempio, a ridurre i casi di arenamento e intrappolamento di pesci e a proteggere fregolatoi e avannotti durante un periodo «sensibile» compreso tra il 1° dicembre e il 15 maggio.

Gli sforzi compiuti in termini di sfruttamento idroelettrico sotto l'egida delle autorità responsabili - DREAL Bourgogne-Franche-Comté e UFE -, in collaborazione con enti francesi, con l'Ufficio federale dell'ambiente e con i Cantoni di Neuchâtel e del Giura, sono tutti orientati a un miglioramento dell'area. Tra il 2004 e il 2020, per esempio, il numero di pesci è raddoppiato. Il nuovo regolamento sulle acque ha permesso inoltre di aumentare il livello minimo di flusso tra le centrali di Le Châtelot e Le Refrain. Non mancano tuttavia alcuni aspetti negativi, come la minore densità di macroinvertebrati, per cui occorre ancora individuare le cause.

Contestualmente all'introduzione del regolamento sulle acque, le autorità hanno istituito un comitato di monitoraggio ambientale al fine di favorire gli scambi e informare le parti interessate, tra cui i rappresentanti delle associazioni dell'ambiente e della pesca svizzere e francesi. Il comitato rappresenta per i membri una piattaforma di monitoraggio e informazione, in particolare per quanto riguarda l'impatto delle attività idroelettriche sulle acque. Dal 2018 il comitato di monitoraggio ambientale si è riunito sette volte.

I lavori avviati in collaborazione con i concessionari delle centrali di Le Châtelot (Société des Forces Motrices du Châtelot), Le Refrain (EDF) e La Goule (Société des Forces Electriques de La Goule) stanno dando i loro frutti. L'obiettivo iniziale del monitoraggio era di raccogliere informazioni che consentissero di inquadrare correttamente la situazione. Allo stato attuale si possono valutare i potenziali di miglioramento esistenti, le informazioni di natura idrologica, termica e morfologica da raccogliere nonché l'eventualità di ampliare la dotazione tecnica per mezzo di sonde e altre stazioni di misurazione. Il lavoro del comitato di monitoraggio istituito nel 2017 è finalizzato a una gestione quanto più razionale possibile delle risorse idroelettriche, il tutto nel rispetto della biodiversità lungo il tratto franco-svizzero del Doubs.


Rapporto di monitoraggio del tratto franco-svizzero del Doubs 2017–2021 (Rapport de Monitoring du Doubs Franco-Suisse 2017–2021; disponibile in francese)(pdf, 10235kb)


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