Su invito della segretaria di Stato austriaca per l’arte e la cultura Andrea Mayer, i ministri della cultura di lingua tedesca si sono riuniti a Vienna lunedì. Per una volta, l’incontro non era incentrato sulla creazione culturale, ma sul pubblico. Da studi è infatti emerso che nelle società moderne la partecipazione alla cultura non è garantita in modo paritario. Fattori come l’istruzione e il reddito hanno un’influenza determinante sulla fruizione culturale della popolazione.
Per i ministri questa disparità rappresenta una sfida importante per la politica. La partecipazione attiva del maggior numero possibile di persone e di ampie fasce della società è una premessa affinché l’arte e la cultura possano svolgere al meglio la loro funzione sociale.
Il Consiglio federale sostiene la partecipazione alla cultura
La consigliera federale Baume-Schneider ha sottolineato a Vienna che dal 2016 la promozione della partecipazione è un elemento centrale della politica culturale della Confederazione. «Il rafforzamento della partecipazione alla cultura e la promozione della diversità culturale sono di importanza centrale, soprattutto per un Paese quadrilingue come la Svizzera con le sue diverse culture e le sue forti identità regionali», ha affermato.
La consigliera federale Baume-Schneider ha inoltre menzionato il nuovo messaggio sulla cultura adottato dal Consiglio federale il 1° marzo 2024, che prevede un ulteriore rafforzamento della cultura amatoriale, importante per la partecipazione, per esempio con contributi mirati per progetti di digitalizzazione e la promozione di giovani talenti.
L’incontro ha offerto alla consigliera federale Baume-Schneider l’opportunità di primi colloqui diretti con i suoi nuovi omologhi di Austria, Belgio, Germania, Liechtenstein e Lussemburgo. Quello di Vienna è stato il secondo incontro dei ministri della cultura di lingua tedesca organizzato a cadenza annuale.
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