La presidente della Confederazione Amherd a colloquio a Vienna con il presidente federale Van der Bellen e il cancelliere federale Nehammer

Comunicato stampa, 09.04.2024

Martedì 9 aprile 2024, la presidente della Confederazione Viola Amherd ha discusso a Vienna con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen e il cancelliere federale Karl Nehammer delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Austria, in particolare della cooperazione nei settori della ricerca, delle infrastrutture e della sicurezza. Altri temi chiave sono stati la politica europea e la situazione della sicurezza nel continente.

Entrambe le parti hanno riconosciuto la proficua cooperazione tra Svizzera e Austria nel quadro del partenariato strategico. Oltre che delle strette relazioni economiche, si è discusso degli intensi scambi nel campo della formazione e della ricerca, nonché del tema delle infrastrutture (a tal proposito, i due Paesi intendono tra l’altro migliorare congiuntamente la protezione dalle esondazioni del Reno). Argomento di discussione è stata anche la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e la dichiarazione d’intenti congiunta di aderire all’European Sky Shield Initiative sottoscritta nell’estate del 2023. Alla luce della guerra russa contro l’Ucraina, questa iniziativa mira a coordinare meglio a livello europeo i progetti di acquisizione di dispositivi di difesa terra-aria. Svizzera e Austria hanno espresso in una dichiarazione aggiuntiva le loro riserve in quanto Paesi neutrali.

Per quanto riguarda la politica europea, la presidente della Confederazione e i suoi interlocutori hanno discusso dello stato iniziale dei negoziati tra la Svizzera e l’Unione Europea. Avviati il 18 marzo, i negoziati mirano a stabilizzare e sviluppare ulteriormente le strette relazioni a beneficio di entrambe le parti. La presidente della Confederazione si è rallegrata per l’avvio dei negoziati e ha illustrato le questioni su cui le delegazioni negoziali stanno cercando di trovare soluzioni. La Svizzera è interessata a relazioni buone e regolamentate con l’UE che consentano un accesso settoriale senza barriere al mercato interno dell’UE e, allo stesso tempo, un’immigrazione orientata al mercato del lavoro con meccanismi di protezione per il sistema sociale e i salari svizzeri. Un’altra importante preoccupazione è la partecipazione dei ricercatori svizzeri ai programmi europei. Dall’inizio dei negoziati, i ricercatori svizzeri sono stati ammessi ai bandi ERC Advanced Grants 2024 nell’ambito di Orizzonte Europa.

La presidente della Confederazione Amherd ha sottolineato che, nell’attuale contesto geopolitico, è quanto mai importante che i Paesi che la pensano allo stesso modo si adoperino a trovare soluzioni comuni alle questioni aperte. Entrambe le parti hanno discusso dell’impegno dei rispettivi Paesi per la stabilità, la sicurezza e la prosperità in Europa e nel mondo. In particolare, si sono confrontate sulla guerra russa contro l’Ucraina, sulla solidarietà con il popolo ucraino e sulla disponibilità della Svizzera a organizzare una conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina. Sono stati discussi i requisiti per il successo della conferenza, al fine di sviluppare un’intesa comune per il processo di pace.


A Vienna si è inoltre parlato, tra l’altro, del coinvolgimento della Svizzera e dell’Austria nei Balcani occidentali e delle prospettive di adesione all’UE per i Paesi della regione, della politica migratoria europea e della situazione in Medio Oriente.


Informazioni supplementari:

Relazioni bilaterali Svizzera–Austria


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