Consiglio dei ministri di giustizia e dell’interno: Sommaruga a Lussemburgo

Comunicato stampa, 21.04.2016

Berna, 21.04.2016 - Giovedì a Lussemburgo la consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), è intervenuta all’incontro del Consiglio dei ministri di giustizia e dell’interno (Consiglio GAI). Il Consiglio ha portato avanti la discussione in materia di sicurezza alla luce degli attacchi terroristici di Bruxelles e si è chinato sullo stato di attuazione delle misure congiunte in materia d’asilo.

Consiglio dei ministri di giustizia e dell’interno: Sommaruga a Lussemburgo

Giovedì i ministri hanno ripreso la discussione sulle misure antiterrorismo avviata in marzo dopo gli attacchi di Bruxelles. L’obiettivo principale è un migliore scambio d’informazioni tra gli Stati. A margine del Consiglio GAI si è svolto un incontro informale degli Stati particolarmente toccati dalla minaccia terroristica, al quale ha preso parte anche la consigliera federale Sommaruga. All’interno del Consiglio stesso i ministri hanno scambiato spunti su come indurre tutti gli Stati a sfruttare meglio i sistemi d’informazione esistenti su scala europea e internazionale.

I ministri hanno poi avviato la prima discussione politica sul pacchetto di misure della Commissione europea per "frontiere intelligenti", teso a modernizzare la gestione delle frontiere, intensificare la cooperazione tra gli organi di controllo alle frontiere e le autorità migratorie e rendere più sicuro lo spazio Schengen. La consigliera federale Sommaruga ha dichiarato che la Svizzera sostiene la proposta di attuare senza indugio le misure tecniche fattibili in poco tempo senza escludere tuttavia sviluppi più ampi in un secondo tempo. Inoltre ha rilevato come in tale contesto vada accordata la giusta considerazione anche alla protezione dei dati.

Turchia: da chiarire aspetti riguardanti l’attuazione

In seguito la discussione si è concentrata sull’attuazione delle misure nel settore dell’asilo decise in marzo, in particolare per quanto riguarda la dichiarazione con la Turchia. A margine dell’incontro la consigliera federale Sommaruga ha ricordato che restano da chiarire svariate questioni giuridiche e pratiche in merito all’attuazione. Per la Svizzera è importante il rispetto della Convenzione sui rifugiati.

Ecco perché occorre assicurarsi che la Turchia adempia le condizioni stabilite prima di abolire, come previsto, l’obbligo del visto per i cittadini turchi. Per poter sopprimere l’obbligo del visto, è inderogabile che le riammissione delle persone con soggiorno illegale funzioni da qualsiasi Stato Schengen e si svolga correttamente in termini di Stato di diritto. A margine dell’incontro Sommaruga ha spiegato che l’eventuale esenzione dal visto per i cittadini turchi si applicherebbe anche alla Svizzera, che quindi insiste – presso la Commissione e la Turchia – sulla necessità di un accordo di riammissione con la Turchia valido anche per la Svizzera.

Sviluppo del sistema d’asilo europeo

Sommaruga ha inoltre evidenziato che una volta concluso l’accordo con la Turchia è probabile uno spostamento dei flussi migratori, ragion per cui gli Stati europei devono riflettere su come migliorare la cooperazione. Ha continuato ricordando le proposte della Commissione europea per riformare il sistema comune d’asilo, proposte che riguardano tra l’altro anche il sistema Dublino. Ha poi ribadito che tali proposte corrispondono a quanto la Svizzera chiede da tempo. Infine ha sottolineato la necessità di un sistema nel quale tutti gli Stati si assumono la loro responsabilità e ha dichiarato che continuerà ad adoperarsi in tal senso.

Le proposte legislative ufficiali per concretare tali riforme sono attese prossimamente. La Svizzera comunicherà la propria posizione a tempo debito. Giovedì Sommaruga ha ribadito che le nuove proposte devono essere semplici e fattibili per poter essere attuate in tempo utile, come imposto dalla situazione attuale.

A margine dell’incontro Sommaruga ha incontrato anche i ministri dell’interno di Francia e Germania, Bernard Cazeneuve e Thomas de Maizière. Il colloquio di lavoro verteva in particolare sui possibili spostamenti delle rotte migratorie.

Indirizzo cui rivolgere domande:
Servizio d’informazione DFGP, +41 58 462 18 18
Pubblicato da
Dipartimento federale di giustizia e polizia

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